Spazio, piantare patate su Marte: viaggio negli orti extraterrestri

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Nel film The Martian, Matt Damon interpreta un astronauta che sopravvive sul Pianeta Rosso, piantando patate. Al di là della fiction, le piante riescono davvero a crescere nello spazio. Gli orti extraterrestri non sono soltanto fantasie di racconti di fantascienza. Gli esperimenti sulle coltivazioni oltre i confini della Terra hanno una storia consolidata, come spiega, nel saggio uscito per Aboca, Stefania De Pascale, esperta a livello internazionale, docente di orticoltura e floricoltura all’Università Federico II di Napoli . Fra le missioni più importanti del passato quelle americane Skylab, dal nome della prima stazione spaziale statunitense: «gli astronauti a bordo dello Skylab riuscirono a far crescere con successo piante come lattuga e ravanelli, dimostrando che era davvero possibile coltivare nell’ambiente di microgravità dello spazio», fa sapere l’accademica nel libro. «Nelle stazioni orbitanti e nelle navicelle spaziali la coltivazione di piante deve essere effettuata necessariamente in ‘camere di crescita’ che necessitano di risorse minime in termini di energia, volume e tempo/equipaggio», queste chiamate vengono informalmente «salad machines», prosegue. Oltre alla lattuga, finora, nello spazio, soprattutto sull’Iss, la Stazione Spaziale Internazionale, sono state coltivate diverse piante: pomodori nani, cereali, cavoli, barbabietole, ravanelli, e la zinnia, una pianta ornamentale. Lontano dalla Terra, però, l’acqua «non rimane sul fondo di un contenitore, non si può versare e, se spruzzata, forma goccioline che si urtano e si aggregano, formando nel tempo gocce sempre più grandi che rimangono sospese nell’aria» . Ecco perché servono «sistemi di irrigazione appositamente progettati». Un altro problema è quello del clima. I germi di cotone sono nati sulla Luna, grazie al lavoro di un gruppo di scienziati cinesi dell’Università di Chongqing. Le piantine, però, sono morte dopo 213 ore, a causa del gelo, non hanno resistito ai -52 gradi della notte. Per andare su Marte occorrono indicativamente 470 giorni di viaggio, tra andata e ritorno. Lo scrittore Isaac Asimov immaginava colonie nello spazio. Accadrà nel futuro? Al riguardo, De Pascale afferma:«Al momento, è molto difficile per me prevedere quando avverrà la colonizzazione dello spazio. Mi auguro comunque che, quando sarà, per l’umanità rappresenti una scelta e non, come qualcuno profetizza, una necessità perché avremo esaurito le risorse naturali del nostro pianeta».

Stefania De Pascale, Piantare patate su Marte (ABOCA, PP. 160, EURO 19,50)