Piazza Affari prolunga il rally

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Il punto della mattinata. Piazza Affari prolunga il rally di ieri, quando – come si sa – il listino ha chiuso con un+4,15%. Al momento, dunque, il Ftse Italia All-Share segna +0.90%, Ftse All-Share Capped +0.94%, Ftse Mib +0.92%, Ftse Italia Mid Cap +0.77%, Ftse Italia Small Cap +1.03%, Ftse Italia Star +0.35%, Ftse Aim Italia -0.14%.
Positive anche per le principali piazze europee, che dovrebbero dunque estendere i guadagni della vigilia. Al momento il Dax30 di Francoforte +1.29%, il Cac40 di Parigi +1.09%, il Ftse100 di Londra +0.99% e l’Ibex35 di Madrid +0.49%. 

Euro stabile contro dollaro poco sotto il massimo da metà novembre a 1,0796 toccato lunedì. EUR/USD al momento viene scambiato a 1,0730 circa.

Mercati obbligazionari eurozona positivi, sale ancora il BTP. Il rendimento del Bund decennale è stabile allo 0,36%, quello del BTP scende di 5 bp all’1,91% (-3 bp per il Bono spagnolo all’1,47%).

Lo spread scende di 5 bp a 155.

Bancari Italia prolungano il rimbalzo monstre di ieri: il FTSE Italia Banche segna +2,9%, l’EURO STOXX Banks +1,6%. Molto bene BPER Banca (+5,3%), Mediobanca (+3,7%), Intesa Sanpaolo (+2,6%). La Stampa scrive, riportando due fonti concordanti del Tesoro, che il ministero dell’Economia potrebbe chiedere all’ESM, lo European Stability Mechanism, un prestito da 15 miliardi di euro per sostenere Banca MPS (+7,4%) in primis e altre banche in difficoltà, al fine di stabilizzare definitivamente tutto il sistema bancario italiano. Un portavoce del MEF ha però smentito l’indiscrezione.

Estremamente incerto il destino dell’aumento di capitale di MPS. Secondo le ultime indiscrezioni si continua trattare (e lo si farà fino al fine settimane) nel tentativo di realizzare l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro senza supporto statale: fondamentale per raggiungere questo obiettivo il coinvolgimento di QIA, fondo sovrano del Qatar.

In caso di insuccesso diverrà inevitabile il salvataggio di Stato, operazione che potrebbe avvenire mediante acquisizione dei bond subordinati e successiva conversione in azioni. Sempre secondo i rumors la BCE avrebbe concesso una proroga del termine (inizialmente fissato al 31 dicembre) per la chiusura dell’operazione di ricapitalizzazione.
Positiva UniCredit (+3,1%) anche se l’agenzia francese Agefi Quotidien e alcuni analisti sottolineano il pericolo che Amundi non abbia le risorse necessarie a concludere in contanti l’acquisizione di Pioneer, per la quale sono in corso trattative in esclusiva. E’ pertanto possibile che UniCredit riceva una parte del pagamento, circa 900 milioni di euro, in azioni della nuova Amundi-Pioneer ottenendo così una quota del 10% della nuova entità.

Future sugli indici azionari americani poco sopra la parità. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 +0,34%, Nasdaq Composite +0,45%, Dow Jones Industrial +0,18%.

Tokyo positiva, il Nikkei 225 ha terminato a +0,74%. Borse cinesi in verde: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha chiuso a +0,48%, l’Hang Seng di Hong Kong a +0,55%.

Borse asiatiche

Seduta complessivamente positiva per i mercati dell’Asia, in attesa del meeting della Banca centrale europea domani. Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci principali monete, è poco mosso, ma il deprezzamento di circa lo 0,20% per lo yen è sufficiente a sostenere i grandi esportatori del Sol Levante e a Tokyo il Nikkei 225 chiude in progresso dello 0,74% (ha fatto meglio l’indice più ampio Topix, apprezzatosi dello 0,91%).

Sul fronte macroeconomico, il dato preliminare relativo a ottobre dell’indice anticipatore del Giappone segna un progresso a 101,0 punti contro i 100,3 punti della lettura finale di settembre. Il dato è il più elevato dai 101,6 punti del novembre 2015 ma è comunque inferiore rispetto ai 101,4 punti del consensus. 
La seduta è positiva anche per Seoul, ma il Kospi limita allo 0,10% il suo guadagno al termine delle contrattazioni.

La giornata sui mercati asiatici è quindi segnata da un andamento positivo, confermato dal progresso intorno allo 0,30% dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che tocca i massimi degli ultimi due mesi dopo essersi apprezzato di ben oltre il 3% dai minimi segnati in novembre. In netto incremento anche Sydney, nonostante il Pil dell’Australia abbia segnato nel terzo trimestre un declino su base trimestrale dello 0,5% (prima flessione dall’inizio del 2011).

L’S&P ASX 200 registra infatti un guadagno dello 0,91% al termine delle contrattazioni. In recupero anche le piazze della Cina continentale. Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 hanno infatti guadagnato lo 0,71% e lo 0,48% rispettivamente. Ancora migliore la performance dello Shenzhen Composite, che guadagna lo 0,91% al termine degli scambi.

A Hong Kong l’Hang Seng è in crescita di circa lo 0,40% (l’andamento è simile anche per l’Hang Seng China Enterprises Index).

Borsa Usa

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,18%, l’S&P 500 lo 0,34% e il Nasdaq Composite lo 0,45%. Per l’indice delle blue chip si è trattata della chiusura più alta di sempre.

L’indice di Produttività del settore non agricolo è cresciuto nel terzo trimestre 2016 del 3,1% in linea con la rilevazione precedente, risultando in linea al consensus.

Nel mese di ottobre la bilancia commerciale ha segnato un deficit pari a 42,6 miliardi di dollari, in crescita rispetto al disavanzo di 36,2 mld del mese precedente risultando anche superiore ai 41,8 miliardi attesi dagli economisti.

L’Indice del costo del lavoro e’ cresciuto dello 0,7% nel terzo trimestre dopo l’incremento dello 0,3% della prima stima.

Nel mese di ottobre gli ordini industriali sono cresciuti del 2,7% dopo l’incremento dello 0,6% registrato a settembre. Gli economisti avevano stimato un incremento del 2,6% su base mensile. 

I dati macro attesi oggi
Mercoledì 7 dicembre 2016

CINA – Riserve valuta estera novembre (precedente: 3.121 mld usd)

GIAPPONE 06h00 – Superindice ottobre (precedente: -0,4 punti)

GERMANIA 08h00 – Produzione industriale ottobre (precedente: -1,8% m/m, +1,2% a/a; previsione: +0,8% m/m; consenso: +0,8% m/m) 
GRAN BRETAGNA 10h30 – produzione industriale ottobre (precedente: -0,4% m/m, +0,3% a/a; previsione: +0,2% m/m; consenso: +0,2% m/m)

USA 13h00 – indice settimanale richieste mutui (precedente: -9,4% a 417,2 punti);
16h30 – scorte settimanali petrolio (precedente: -0,844 mln barili a 488,145 mln)

*Alle 02h30 GIAPPONE – E’ atteso il discorso di Iwata (BoJ)

*Alle 16h00  CANADA – E’ attesa la decisione sui tassi della Banca centrale canadese