Piccoli prestiti, cosa sono e come ottenerli

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A volte può accadere di ritrovarsi in difficoltà economica specialmente nelle situazioni in cui si devono affrontare delle spese che non erano previste. Quindi potrebbe essere una soluzione quella di ricorrere a dei piccoli prestiti. Questi vengono chiamati anche prestiti personali o prestiti non finalizzati. Hanno delle caratteristiche particolari, infatti ci danno la possibilità di richiedere delle piccole somme, senza nemmeno essere costretti a specificare per quale finalità il denaro debba essere utilizzato. A differenza dei prestiti finalizzati, non sono direttamente collegati all’acquisto di servizi o di beni. Ma come funzionano i prestiti personali? Vediamo di saperne di più.

Come ricevere i soldi velocemente
Una guida a 360 sui piccoli prestiti è stata scritta dal portale Prestitisenzabusta, uno dei principali portali sui piccoli finanziamenti personali in Italia. Possiamo anche reperire così delle informazioni molto importanti su come fare per ricevere i soldi in maniera piuttosto rapida.

Abbiamo detto che questi piccoli prestiti si possono ottenere anche per far fronte a delle spese impreviste, di fronte alle quali spesso non abbiamo molto tempo per agire. I prestiti non finalizzati non comportano delle procedure burocratiche molto complicate e non richiedono l’attesa di tempi lunghi come invece può essere per finanziamenti di importo più elevato.

La velocità di erogazione di un prestito è una delle principali caratteristiche di cui spesso i clienti hanno bisogno. Per esempio, per determinate somme di denaro, in genere inferiori ai 5.000 euro, già nel giro di poche ore è possibile ottenere dei finanziamenti.

Si tratta di prestiti ad erogazione immediata, che si possono ottenere rivolgendosi ad una banca oppure ad una società finanziaria autorizzata.

Il fido bancario
Una forma particolare di piccolo prestito a rapida erogazione è quella costituita dal fido bancario. Per ottenerlo bisogna rivolgersi ad una banca. Nel momento in cui apriamo il fido bancario, possiamo prestabilire il prestito massimo al quale possiamo accedere prelevando dal nostro conto.

Facciamo un esempio pratico per renderci conto meglio in che cosa consiste la procedura. Per esempio ci viene concessa un’apertura di credito di 2.000 euro. Questa è la cifra massima di cui dobbiamo tenere conto.

Quindi, nel momento in cui ne abbiamo bisogno, possiamo prelevare dal conto fino a 2.000 euro, anche se abbiamo un saldo pari a zero. È come se la banca ci prestasse i soldi di cui abbiamo bisogno in maniera immediata, semplicemente effettuando un prelievo.

Dal mese successivo a quello in cui abbiamo effettuato il prelievo, dobbiamo cominciare a pagare le rate di rimborso secondo lo specifico piano di ammortamento che abbiamo concordato con la banca in fase di apertura del conto.

Le garanzie alternative da presentare
Sebbene ottenere i piccoli prestiti può essere molto facile anche per quanto riguarda la praticità burocratica da sostenere e i tempi di erogazione non molto elevati, a volte comunque ci vengono richiesti dei requisiti minimi da possedere, come accade per qualsiasi altro finanziamento.

Per esempio a volte ci viene richiesto di mostrare un documento di reddito, perché la banca possa avere una garanzia in caso di insolvenza. Ma come fare, invece, se non abbiamo la busta paga?

In queste situazioni si può ottenere sempre un piccolo prestito senza busta paga, presentando delle garanzie alternative. Per esempio i lavoratori autonomi possono presentare l’ultima dichiarazione dei redditi, da esibire attraverso il Modello Unico.

Naturalmente la banca tiene conto del fatto che il lavoratore autonomo possa anche non avere un lavoro fisso ogni mese, ma in genere anche in questi casi non ci sono particolari problemi nell’ottenimento del denaro.

Perfino i disoccupati possono ottenere un piccolo prestito, anche se non possono presentare alcun documento che attesti le loro entrate.

Per i disoccupati può essere necessario presentare un garante. Si tratta di un’altra persona che si impegna a pagare il debito in caso di insolvenza da parte del richiedente. Tuttavia il garante deve essere in possesso di un valido documento che possa attestare il proprio reddito.

Quindi in qualche modo è come se il piccolo prestito venisse concesso al garante, però il beneficiario rimane il richiedente che non può presentare garanzie reddituali. Il garante può essere un parente, un amico e il suo ruolo è molto importante nell’intrattenere i rapporti con la banca, perché deve essere pronto a rimborsare, se il beneficiario del prestito non riesce a farlo.