Piemonte: assemblea congiunta industriali Alessandria-Novara-Vercelli Valsesia

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Torino, 20 nov. (Labitalia) – Spirito di squadra, unità e condivisione. Questo il sentiment che ha prevalso oggi, a Vercelli, in occasione dell’assemblea congiunta delle associazioni industriali di Alessandria, Novara e Vercelli Valsesia. L’ultima assemblea di fatto congiunta, che segna ufficialmente la tappa decisiva verso la costituzione di Confindustria Territoriale Piemonte Orientale, la realtà associativa che dalla seconda metà del 2018 acquisirà le strutture e la rappresentanza delle tre organizzazioni imprenditoriali, migliorando i servizi e le attività in tutte le sedi territoriali, esprimendo al meglio lo spirito della ‘Commissione Pesenti’ di riforma del sistema confindustriale.

Ad aprire i lavori è stato il ‘padrone di casa’ Giorgio Cottura, presidente di Confindustria Vercelli Valsesia. “Avere ospitato il presidente del Consiglio Gentiloni alla nostra assemblea, l’ultima di fatto congiunta e a cui hanno partecipato tre distinti presidenti, ha rappresentato per noi un grande onore e anche la conferma che il percorso di aggregazione avviato sta andando nella giusta rotta”, ha dichiarato Cottura.

“L’evento di oggi, infatti, segna -ha continuato- l’inizio di una nuova era. Dal mese di luglio del 2018 saremo a tutti gli effetti un’unica realtà associativa, che rappresenterà le aziende industriali delle tre province e che diventerà la seconda associazione della nostra Regione per numero di aziende iscritte. Da tempo ci stiamo impegnando per raggiungere questo traguardo con un’unica comune mission: essere sempre più prossimi alle imprese e alle loro esigenze mettendo a disposizione un servizio ed una rappresentanza adeguata al considerevole cambiamento che le nostre aziende stanno vivendo”.

Secondo Cottura, “l’aggregazione ci consentirà di mantenere le strutture nelle tre province e al tempo stesso di affrontare il futuro con la certezza di non disattendere le aspettative dei nostri associati”. “Ci tengo, inoltre, a ringraziare il governo per la politica industriale varata a supporto del comparto imprenditoriale. In particolare, faccio riferimento a Industria 4.0, al pacchetto di misure introdotte per supportare gli investimenti delle imprese, contribuendo alla ‘cultura dell’innovazione’ e guidando così le aziende nel delicato passaggio verso la quarta rivoluzione industriale. Interventi graditi e utilizzati anche dalle nostre aziende”, ha detto.

Ospite d’eccezione della riunione – riservata a imprenditori associati, autorità e rappresentanti di enti e istituzioni invitati – il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni. Fabio Ravanelli, presidente dell’Associazione Industriali di Novara e di Confindustria Piemonte, ha sottolineato quanto sia importante il progetto di aggregazione per contribuire alla crescita dei tre territori.

“L’assemblea si è svolta in un contesto economico particolare: la ripresa, nel mondo come in Italia, si sta consolidando e le previsioni di crescita sono decisamente positive, anche per i nostri territori”, ha precisato Ravanelli.

“Lo stesso intervento del direttore del Centro studi di Confindustria Paolazzi, che ringraziamo per avere accolto il nostro invito, ci ha presentato dati -ha aggiunto- abbastanza confortanti in merito alla possibilità che, finalmente, il nuovo ciclo possa poggiare su basi strutturali più solide rispetto a quanto avvenuto in passato”.

“A questo proposito sottolineo un aspetto che forse è ancora poco considerato, ma che ritengo -ha sottolineato ancora Ravanelli- davvero importante: il percorso di aggregazione in ‘Confindustria Territoriale Piemonte Orientale’, che stiamo perseguendo da oltre un anno, è destinato a rafforzare anche la struttura economica dei nostri territori”.

“Una maggiore sinergia fra i settori strategici della componente manifatturiera, compreso tutto l’indotto che l’industria e i servizi ad essa collegati portano con sé, potrà, infatti, portare benefici che vanno ben oltre i confini del cosiddetto ‘Piemonte orientale’. Stiamo, di fatto, costruendo un nuovo ‘macro-polo’ produttivo, esteso, solido e integrato, che sarà in grado di interagire in modo organico con quello torinese, portando vantaggi all’intero Nord-Ovest del nostro Paese”, ha concluso.