“L’Ue deve essere rifondata sulle basi di nuovi investimenti nei valori europei e un progetto politico che le consenta di spingere ai margini il suo approccio comune attuale di austerità e la sua miopia egoistica”. Così il presidente del gruppo S&D dell’Europarlamento Gianni Pittella sul minivertice tra Italia, Francia e Germania a Ventotene, sottolineando che “le emergenze devono essere trasformate in opportunità per l’Europa” e avvertendo che “questo è proprio il momento per un cambiamento sull’orlo della disintegrazione”. I socialisti europei chiedono quindi “un nuovo inizio”. E’ “imperativo”, sottolinea il loro leader, “iniziare con una nuova flessibilità finanziaria che superi finalmente il ‘fiscal compact’ e permetta investimenti, crescita e creazione di posti di lavoro” mentre “il Piano Juncker 2 deve essere rafforzato e rilanciato”. Inoltre, aggiunge Pittella, una nuova Europa “ri-unita”, lasciata non nelle mani di un approccio intergovernativo ma di istituzioni Ue “più forti”, deve cominciare dalla “piena attuazione di una politica di immigrazione comune” oltre ad assicurare una “cooperazione rafforzata” nell’ambito delle “politiche di sicurezza e difesa comune contro il terrorismo e la radicalizzazione”.