Il denim si conferma ancora uno dei grandi compagni di viaggio dell’uomo moderno. A Pitti Uomo 90 tra le grandi tendenze della prossima stagione calda c’è il noto tessuto jeans, interpretato in varianti che vanno dai modelli decorati con patch e strappi a quelli con lavaggi speciali. Da Roy Roger’s il twist è contemporaneo per suggestioni nautiche e military. Tra le novità c’è la linea RR’s: una capsule di jeans iper ricercati in 8 lavaggi, dove le fodere interne in fantasie diverse hanno colori dall’effetto armonico. Appletrees è il brand unisex di Victor Sandberg e Charles Murray, che hanno l’idea di dare vita a capi di qualità, curati nei tessuti. Tra questi ci sono i jeans nel migliore denim giapponese. La griffe Mauna Kea lancia una capsule collection in denim: composta da 4 pezzi (giubbotto classico, bermuda, camicia e gilet, oltre a una sacca da viaggio) è in denim lavato stone washed con rotture e colorati patch ispirati dal mondo delle Hawaii (compresa la divinità hawaiana Tiki, icona del brand). Invece il brand 2M2W quest’anno ispirata al mondo del circo. Il denim si arricchisce di ricami con evidente citazione di personaggi e animali circensi: la donna con il serpente, la tigre, la foca che gioca con la palla, l’elefante. L’arte circense si fonde con il denim attraverso l’opera dell’artista africano Afran, che ha realizzato per questa edizione di Pitti Uomo un’opera in denim dedicata a uno dei numeri più famosi: la tigre che salta nel cerchio infuocato. Infine Bruno Bordese questa stagione affronta il tema “used jeans”; l’idea è quella di dare nuova vita a jeans di ogni epoca che custodiva gelosamente in un magazzino. A questa edizione del salone partecipa per la prima volta Isko, grande produttore di denim globale, partner dei marchi più prestigiosi della moda. In scena un innovativo percorso alla scoperta del denim del futuro. Nella Sala delle Grotte, con “The winner cellar – A selection of talents and denim innovation by Isko è in mostra una experience delle tecnologie denim più rivoluzionarie.