Un Polo cantieristico mediterraneo. Fincantieri e Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale hanno firmato un’intesa per il rilancio del polo della cantieristica navale nel porto di Palermo. Obiettivo condiviso, affermano le parti, “è consentire al sito siciliano di affermarsi come uno dei più importanti del Mediterraneo”. L’accordo, che punta a “rivoluzionare” l’assetto, anche infrastrutturale oltre che operativo, dell’intero bacino portuale di Palermo, prevede la concentrazione di tutta l’attività cantieristica industriale, attraverso la realizzazione di diverse opere infrastrutturali, fra cui spicca il completamento del bacino di carenaggio da 150 mila tonnellate di portata lorda e la realizzazione di una banchina di 300 metri di lunghezza nell’area nord del porto (Acquasanta). Riparazioni, refitting, trasformazioni navali e anche costruzioni. L’Autorità portuale e Fincantieri si impegnano a trasformare questa intesa in accordo di programma quadro da sottoscrivere alla presidenza del Consiglio dei ministri. “Il nostro obiettivo – afferma Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale – è quello di ridare a Palermo un ruolo di primo piano nel mercato cantieristico mondiale, creando un polo in grado di generare occupazione di qualità e di dare ai giovani della Sicilia una prospettiva per il futuro di cui essere consci e orgogliosi”. Da parte sua, Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, auspica che con questa intesa e con il successivo accordo di programma “si possa finalmente pervenire alla soluzione dei problemi infrastrutturali del cantiere di Palermo, assicurando quindi il suo sviluppo, che in questo momento sarebbe oltremodo facilitato dal notevole carico di lavoro dell’azienda”.
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