Sbloccati i fondi Pnrr e implicazioni, tutto sommato, positive per le residenze universitarie.
Già il Sole24Ore nel trattare l’argomento attraverso un pezzo di Manuela Perrone sul giornale di ieri, 20 luglio, aveva fatto notare come “alla cabina di regia è stata illustrata la decisione dei 7.500 posti letto per studenti da assegnare entro il 31 dicembre 2022, mentre, viene trasformato in una milestone qualitativa (l’avvio delle assegnazioni per completare l’obiettivo di 60mila letti entro il 2026) da raggiungere entro il 30 giugno 2023 e aggiunto come proposta di modifica alle dieci già inviate per la revisione degli obiettivi della quarta rata Saranno pagati, infatti, 18,5 miliardi anziché i 19 previsti. I 500 milioni mancanti (per l’obiettivo dell’incremento dei posti letto per gli studenti universitari) saranno trasferiti sulla quarta rata”.
In altre parole, poi l’Agenzia Askanews, osserva che, “tenuto conto degli obiettivi da raggiungere, il Governo ha presentato richiesta di modifica alla Commissione europea in materia di riforma degli alloggi per studenti, per inserire la nuova voce nella quarta rata. L’importo complessivo dei pagamenti sarà lo stesso. La terza rata prevede 54 obiettivi per 18,5 miliardi di euro e la quarta 28 obiettivi per 16,5 miliardi. La Commissione e poi il Consiglio dell’Unione europea esaminerà la proposta assieme alle altre 10 proposte di modifica della quarta rata già esaminata dalla Cabina di Regia, presentate l’11 luglio 2023”.