Pnrr, l’allarme dell’Anci: Napoli, Roma e Torino le città più penalizzate dai tagli

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Secondo una prima analisi delle proposte di modifiche al PNRR, portate nei giorni scorsi dal Ministro Raffaele Fitto in Parlamento, ad essere maggiormente penalizzati sarebbero i progetti previsti per enti locali e Comuni, secondo l’allarme lanciato dall’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Nello specifico, il territorio maggiormente penalizzato da questa decisione del governo sarebbe quello di Napoli (824,8 milioni), seguito da Roma (718,3 milioni) e Torino (493,6 milioni). Se però consideriamo la percentuale di fondi “persi” rispetto a quanto inizialmente previsto, il danno più significativo lo registra la provincia di Pistoia (-67,7%). Seguono Biella (-66,7%) e Alessandria (-65,1%). Così riporta lo speciale sul PNRR, pubblicato oggi da OpenPolis.

La proposta di modifica
La scorsa settimana il ministro Raffaele Fitto si è recato in parlamento per presentare la proposta di modifica del Pnrr che il governo intende sottoporre alla Commissione Europea. Tra gli interventi che hanno destato maggiore scalpore vi è il definanziamento di 9 misure. Il governo ha giustificato questa scelta spiegando che si tratta di investimenti che in gran parte finanziano progetti in essere, cioè ideati prima dell’avvio del Pnrr e spesso non in linea con vincoli e criteri richiesti dall’Ue. Ad essere maggiormente colpiti sarebbero comuni e città metropolitane che rischiano di perdere circa 13,5 miliardi€ di fondi, a seguito del definanziamento. Nella terza relazione per il parlamento, infatti, l’esecutivo ha indicato proprio gli enti locali tra i principali responsabili dei ritardi. Un’accusa che però è stata respinta al mittente dall’associazione nazionale comuni italiani (Anci). Quest’organismo, infatti, in un recente report ha evidenziato al contrario come anche le amministrazioni centrali abbiano una significativa parte di responsabilità.