Polonia: il 2019 sarà dedicato a Herling, lo scrittore (genero di Croce) che visse e morì a Napoli

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in foto Gustaw Herling

L’anno 2019 sarà dedicato in Polonia alla memoria di Gustaw Herling (1919-2000), celebre scrittore e saggista polacco, ex prigioniero del gulag sovietico, dal dopoguerra esule in Italia, diventata la sua seconda patria. Lo ha deliberato il parlamento polacco “a riconoscimento dell’opera e dell’azione di uno dei più grandi scrittori polacchi del XX secolo”, per invitare le istituzioni culturali a ricordare la vita e le opere di Herling, in concomitanza con il centenario della sua nascita. Come riferisce un comunicato stampa dell’ambasciata polacca in Italia, lo scrittore apparteneva alla prima generazione venuta al mondo nella Polonia indipendente. Indipendenza riacquistata nel 1918 dopo 123 anni di prepotenza straniera, periodo segnato da insurrezioni, dolore e da immani sforzi di intere generazioni di polacchi combattenti per la liberazione della patria dal giogo delle tre potenze che l’avevano spartita tra di loro: Russia, Prussia e Austria.
L’ambasciata di Polonia a Roma continuerà il suo impegno per la diffusione dell’opera di Gustaw Herling in Italia e in particolare agli studenti delle scuole. Il primo progetto, al via in questi giorni, vede partecipe una scuola di grande prestigio qual è il liceo ginnasio statale Dante Alighieri di Roma. L’ambasciata di Polonia vuole coinvolgere i ragazzi in un progetto conoscitivo, offrendo loro un percorso a tappe che possa essere per loro una fonte di arricchimento personale e culturale. La prima tappa è stata quella di offrire ai ragazzi, con la gentile concessione della Casa Editrice Mondadori, le copie di una delle piu’ famose opere di Herling ”Un mondo a parte”. Gli studenti del Dante Alighieri, guidati dai docenti, hanno letto il libro con grande interesse, preparandosi così ad affrontare la seconda tappa del progetto che li vede coinvolti: l’incontro presso la sede dell’Ambasciata che si svolgerà questa mattina.
L’appuntamento presso la sede della rappresentanza diplomatica polacca sarà dedicato alla vita e all’opera di Gustaw Herling e vedrà la partecipazione di Marta Herling, figlia dello scrittore polacco, e Elisabetta Risari della Mondadori e del direttore dell’Istituto Polacco di Roma Lukasz Paprotny. Ma non solo: a fianco degli studenti italiani l’Ambasciata accoglierà martedì anche gli studenti della Scuola Polacca di Roma che porta il nome di Herling-Grudzinski, nonchè il corpo docente di entrambe le scuole. Le tappe successive del progetto rivolto ai ragazzi sono previste per il 2019 e prevedono, tra l’altro, l’organizzazione di un viaggio a Montecassino e/o a Napoli, città di adozione di Gustaw Herling.
L’opera di Herling è uno degli esempi piu’ significativi della letteratura dell’emigrazione polacca. L’Italia fu infatti la seconda patria dello scrittore polacco. L’opera di Herling ha costituito per anni una lettura formativa per gli intellettuali polacchi e dopo il 1989, anno della caduta del Muro di Berlino , fine del comunismo, le sue opere sono entrate a far parte del canone dell’istruzione letteraria come letture obbligatorie nelle scuole. Prigioniero in un lager sovietico, soldato dell’esercito del generale Anders che durante la seconda guerra mondiale combattè in terra italiana insieme agli alleati, partecipante in quanto soldato di Anders alla battaglia di Monte Cassino, esule a Napoli, collaboratore della stampa antiregime “Kultura” e “Radio Free Europe”, proibite ai tempi del comunismo, sostenitore dell’opposizione polacca anticomunista, autore ammirato in patria e nel mondo del libro “Un mondo a parte”, di racconti e del “Diario scritto di notte”, editi in Italia da Feltrinelli e ora da Mondadori, Gustaw Herling ”con straordinario coraggio racconta la tragedia di un uomo alla ricerca di un ordine morale e di verità”. Temi tuttora attuali.

in foto da destra Gustaw Herling con la moglie Lidia Croce