Pomigliano d’Arco, smog: stop alle auto nei weekend di febbraio

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Divieto di circolazione veicolare a Pomigliano d’Arco nei fine settimana di febbraio a causa dello sforamento dei limiti consentiti dalla legge delle Pm10, le famigerate polveri sottili, che nella zona industriale della cittadina ha già superato la soglia consentita per 10 volte nel solo mese di gennaio, a fronte delle 35 volte annue. Ed il sindaco Lello Russo cerca di correre ai ripari, limitando il traffico veicolare su tutto il territorio cittadino nei fine settimana di febbraio, sperando in un miglioramento dei report dell’Arpac. “Nel mese di gennaio i limiti di tolleranza sono stati superati per ben dieci giorni – dice il sindaco Russo – perciò l’ordinanza di limitazione del traffico veicolare si è resa necessaria per tutelare la salute dei cittadini. In caso di miglioramento, e dei nuovi dati conseguenti alle limitazioni, l’ordinanza potrà essere sospesa”. Russo e gli altri sindaci dell’area, nel corso di un incontro svoltosi nelle ultime settimane, avevano deciso di ricorrere anche al supporto dell’Università e del Cnr, convocando un tavolo permanente per decidere il da farsi in maniera congiunta, viste le alte concentrazioni di Pm10, che a San Vitaliano e Pomigliano d’Arco, nel 2015, hanno di gran lunga superato i limiti di sforamento annuali consentiti dalla legge. L’ordinanza sarà in vigore per tutto febbraio, e su tutto il territorio comunale, ed i trasgressori saranno multati con una sanzione da 164 euro. Il problema, secondo alcune associazioni e collettivi locali, è stato però sottovalutato dall’amministrazione comunale di Pomigliano d’Arco, e dovrebbe interessare anche “tutti gli altri comuni dove ancora non insiste una centralina di rilevazione”. “Quest’ordinanza da sola non serve a molto – spiegano dal movimento politico 48Ohm spazio collettivo – la città è impreparata a gestire il blocco completo del traffico, e si continua a ignorare una politica di mobilità sostenibile alternativa. Inoltre la gamma di veicoli ammessi alla circolazione è talmente ampia che fa perdere ulteriormente efficacia ad un provvedimento che già va inserito in una cornice di parziale efficacia”.