Pomis, la Dohrn a Salina per difendere le praterie di Posidonia

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In foto da sinistra Gabriele Procaccini, Giulia Bernardi e Lazaro Marin Guirao

Difendere la preziosa Posidonia Oceanica nell’isola di Salina, minacciata da ancoraggi e cambiamenti climatici. Questa la missione di Pomis, progetto curato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, per promuovere il monitoraggio che servirà a valutare l’evoluzione dello stato delle praterie di Posidonia nell’isola siciliana. Presentata il 22 luglio scorso, proprio a Salina, l’iniziativa ha visto la collaborazione tra la Szn, la Blue Marine Foundation, che opera per contrastare la pesca eccessiva e la distruzione della biodiversità degli oceani, e l’Aeolian Preservation Fund, il Fondo per la salvaguardia delle isole Eolie, nato per preservare il patrimonio naturalistico dell’arcipelago eoliano. La Posidonia oceanica è una pianta tipica dei nostri mari, già oggetto di speciali misure di protezione da parte degli Stati europei. Le sue praterie, infatti, sono di primaria importanza per la fascia costiera del Mediterraneo: sono in grado di immagazzinare grandi quantità di anidride carbonica, di ossigenare l’acqua e di migliorarne la qualità, svolgendo una funzione simile a quella delle foreste tropicali, e al loro interno ospitano numerose forme viventi, rappresentando un importante esempio di biodiversità. Oggi questo preziosissimo ecosistema è compromesso dall’impatto dell’azione umana, in particolare dalla rimozione diretta da parte degli ancoraggi e delle opere costiere, e subisce gli effetti indiretti dei progressivi cambiamenti climatici. Pomis ha visto i ricercatori Gabriele Procaccini e Lazaro Marin Guirao, con il tecnico subacqueo Marco Cannavacciuolo – della Stazione Dohrn – lavorare con Giulia Bernardi della Blue Marine Foundation, per avviare la prima fase di un progetto che interesserà a lungo termine la costa di quel territorio. Il team ha individuato una serie di punti di prelievo e di osservazione, luoghi specifici che saranno monitorati in base alla tipologia delle praterie e alla presenza di diverse categorie di impatto; queste aree saranno poi visitate e analizzate annualmente, costituendo siti sentinella per valutare lo stato dell’intera fascia costiera.

Pa.Ci.