Porti, interrogazione al ministro Toninelli: Chiarezza sulla gestione a Napoli

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in foto Danilo Toninelli, ministro per le Infrastrutture

“La Zes (Zona Economica Speciale) della Campania, di cui parla in queste ore il presidente dell’Adsp Tirreno Centrale, Pietro Spirito, è molto lontana dall’essere realizzata. Il Porto di Napoli non è uno scalo moderno, mancano le infrastrutture e il sistema di collegamento ferroviario e stradale, più volte finanziato grazie ai fondi Pon, prima, Por poi, è ancora solo un progetto su carta, ben lontano dalla realizzazione”. Queste le parole del senatore (M5s) Vincenzo Presutto che ha chiesto l’intervento del Ministro per le Infrastrutture Danilo Toninelli, in un’interrogazione scritta e firmata da altri 17 senatori della Repubblica, per fare chiarezza sulla gestione dell’Autorità di Sistema Portuale. “La gestione dell’Adsp rischia di fare perdere altri fondi europei fondamentali per lo sviluppo del porto – ha proseguito Presutto – già i fondi Pon 2007/2013 (17,5 milioni di euro) furono persi per controversie amministrative con i poteri forti del porto, oggi la realizzazione dei collegamenti ferroviari e stradali è passata a una seconda fase di programmazione Por Fesr 2014/2020 con un impegno di spesa pari a 30,239 milioni di euro. In questo caso si rischia di perdere nuovamente i fondi perché l’Adsp Tirreno Centrale con delibera N. 126 del 03/05/2018 ha approvato la progettazione definitiva ed esecutiva della Darsena di Levante a Terminal contenitori ed ha incluso, tra le opere di collegamento, anche la progettazione del collegamento stradale e ferroviario, interno ed esterno all’ambito portuale, per il Terminal di Levante. Questo richiede altre autorizzazioni e concessioni e per questo i lavori non sono ancora partiti e si rischia che non partiranno mai a causa delle imminenti scadenze”. Nell’interrogazione parlamentare i 18 senatori del Movimento 5 Stelle chiedono al ministro Toninelli “di verificare la condotta e la legittimità dell’operato dell’Adsp Tirreno Centrale in ordine: alle modifiche progettuali apportate ai collegamenti stradali e ferroviari della nuova Darsena di Levante, visto che in alcuni casi si potrebbe ravvisare un danno economico per l’ Adsp per esborsi di denaro relativi alla stesura del progetto e per aver sospeso una gara già avviata relativa a rimodulazione di concessioni; al rischio di compromettere la realizzazione della Zes (Zona Economica Speciale) che richiede la realizzazione di infrastrutture adeguate per i collegamenti ferroviari e stradali, che però sono state ritardate per le ultime modifiche progettuali; alla disPonibilità da parte di Rete Ferroviaria Italiana Spa di sostenere, per collegare il Porto alle sole aree retro portuali di Nola e Marcianise, investimenti e costi necessari per movimentare le merci su ferro. I senatori temono che “il terminal Darsena di Levante, se mai riuscirà ad essere realizzato, rischi di restare inutilizzato e di diventare un’ennesima opera pubblica abbandonata, con un impiego smisurato di risorse pubbliche, anche tenendo conto di quelle già impiegate per la realizzazione di una vasca di colmata per la quale è in corso un’istruttoria dell’Anac. La città di Napoli e la Campania hanno bisogno di un Porto moderno e ben gestito che possa dare sollievo economico al territorio, con attività commerciali e turistiche svolte in maniera sostenibile anche sul piano ambientale”.