Porto di Napoli, al via il ripristino dell’immobile dell’Immacolatella Vecchia

196
In foto Pietro Spirito

E’ iniziato, questa mattina, con la firma del contratto con il raggruppamento di impresa cui è stato aggiudicato l’appalto per l’Immacolatella Vecchia, il percorso di restituzione dell’immobile settecentesco progettato da Domenico Antonio Vaccaro. Il presidente Pietro Spirito ha, così, dato il via libera ad una importante opera di restauro, la prima ad essere realizzata nel porto di Napoli.
Il contratto prevede due passaggi: un primo riguarda la progettazione esecutiva che dovrà essere predisposta in massimo quaranta giorni e un secondo passaggio, a valle delle indispensabili verifiche della progettazione esecutiva, con l’apertura del cantiere e l’avvio dei lavori, il cui tempo di esecuzione è stato fissato in cinque mesi.
“Con la firma del contratto – ha dichiarato Pietro Spirito – diamo corpo al processo di risistemazione del waterfront, partendo dal principale edificio presente nel nostro scalo. Un edificio di grande valore architettonico e storico. L’Immacolatella Vecchia fu costruita per essere la sede della Marina Borbonica per essere poi destinata, alla fine dell’800, a stazione di partenza degli emigranti. Noi la restituiremo con i lavori che faremo, dopo l’approvazione del progetto esecutivo, al suo antico splendore”.
I lavori, infatti, prevedono oltre al restauro e al risanamento conservativo l’adeguamento funzionale ( impianto elettrico, climatizzazione, installazione di impianto fotovoltaico). Il costo dell’opera è di 3.200.000,00 euro, quello della progettazione esecutiva di 70.000,00 euro.
La novità, voluta dal Presidente Pietro Spirito, attiene alla direzione dei lavori: sarà la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici della città ad avere l’incarico di controllare, sotto la guida del Sovrintendente, Luciano Garella, la perfetta esecuzione di quanto previsto.