Porto di Napoli, Spirito: Rendicontiamo tutti i fondi entro il 2023

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In foto Pietro Spirito

“Quando saranno terminati il dragaggio e i lavori all’imboccatura dei porti ci aspettiamo una crescita molto significativa del settore merci sia a Napoli che Salerno, ricordandoci che però molto dipende dall’andamento dell’economia”. Lo ha detto Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Spirito ha sottolineato che tutti i lavori dei progetti in corso saranno terminati in tempo: “Sgombero il campo – dice – da sgradevoli insinuazioni, noi completiamo tutto in tempo utile per la rendicontazione dei Fondi all’Unione Europea che va fatta entro il 2023”. Sul dragaggio del porto di Napoli, Spirito spiega: “Noi dobbiamo siamo un porto regionale – ha detto – che serve un territorio, consistente, unarea che rappresenta il 13% del territorio italiano perche’ comprende oltre alla Campania, il basso Lazio e alztre regioni del Mezzogiorno. Le navi che interessano un porto come il nostro sono quelle da da 15.000 teus, quelle piu’ grandi, da 22.000 sono per gli hub portuali e noi non lo siamo”.
L’andamento del trasporto marittimo sara’ legato anche all’adamento dell’cnomia e per questo, in vista di una possibile frenata, Spirito dice che il porto di Napoli si sta impegnando “sulla Zes che attirera’ investitori”. Il presidente dell’Autorita’ Portuale ha fatto cenno anche ai lavori necessari per tenere il porto di Napoli al passo con l’accoglienza delle navi da crociera: “Sui crocieristi – argomenta – abbiamo numeri molto positivi ma sappiamo cche si dovranno a breve allungare le banchine. Per quest’anno e per il 2019 siamo a posto ma nella prospettiva del 2020 e del 2021 quando arriveranno le nuove navi da crociera piu’ grandi non basteranno piu’ le banchine attuali, vanno allungate dal Terminal Napoli”.
Oltre all’escavo dei fondali, tra le opere da completare ci sono il completamento della rete fogniaria portuale (22 milioni di euro), i collegamenti stradali e ferroviari interni (31 milioni), l’allestimento degli spazi nell’area portuale da adibire ai cantieri di restauro dell’Immacolatella Vecchia (6 milioni), la messa in sicurezza dell’area portuale alla darsena Marinella (12 milioni), il piano di efficientamento energetico del porto di Napli con fonti alternative (10 milioni), il prolungamento della diga Duca D’Aosta (20 milioni). Tra le opere già concluse oltre alla Darsena di Levante (per circa 14 milioni di euro) spiccano invece il consolidamento e adeguamento del molo Immacolatella Vecchia (10,7 milioni di euro), la costruzione di due gru portacontainers al molo Bausan (13,4 milioni), il consolidamento e rafforzamento della Banchina di levante al molo Pisacane (5,7 milioni), l’ammodernamento del Bacino di Carenaggio numero 3 (13 milioni). Spirito ha anche sottolineato che e’ stata lanciata la manifestazione di interesse per “realizzare – conclude – nel Porto l’Academy di Fincantieri. Formeremo qui giovani lavoratori perche’ ora nel settore della navigazione le risorse umane specializzate spesso vengono dall’estero”.