Porto di Salerno nell’Autorità Tirreno Centrale: al via lavori per 215,5 milioni di euro

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Un importo totale di 216 milioni e 503 mila euro per undici interventi, tra programmati e gia’ in corso. Sono i numeri da cui riparte lo scalo marittimo di Salerno che, dal primo gennaio scorso, e’ entrato a far parte, ufficialmente, dell’Autorita’ di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale. Si tratta di grandi progetti che interessano, innanzitutto, la logistica del porto commerciale. Si va dall’allargamento dell’ingresso del molo, alla realizzazione di Porta Ovest (due gallerie che collegheranno l’autostrada al porto commerciale), passando per il dragaggio dei fondali per consentire l’attracco delle grandi navi da crociera, nei pressi della stazione marittima, firmata dall’archistar Zaha Hadid. Il 2017 e’ stato il primo anno di lavoro dell’AdSP Mar Tirreno Centrale. “Un anno intenso – rimarca il presidente, Pietro Spirito – che ci ha condotto ad approvare, primi in Italia, il Piano operativo triennale 2017-2019”. In dodici mesi, infatti, il Comitato di gestione si e’ riunito quattordici volte e ha sottoscritto 71 deliberazioni. A Salerno si sta gia’ lavorando per l’approfondimento dei fondali e del canale di ingresso. Spirito sottolinea l’obiettivo di concludere l’operazione entro la fine del prossimo anno. Intanto, a Napoli sono iniziate le opere “incagliate da decenni”, evidenzia Umberto Masucci, componente del Comitato di gestione dell’Autorita’ designato dal sindaco partenopeo, Luigi de Magistris. Portare a compimento le ristrutturazioni per un nuovo waterfront ad Occidente e completare i lavori della nuova darsena di Levante e della ex Porto Fiorito ad Est, sono tra i diciannove gli interventi nello scalo napoletano che comportano una spesa di oltre 388milioni di euro. Nella visione di sistema dei vertici dell’AdSP Mar Tirreno Centrale c’e’ anche Castellamare di Stabia. Un porto che, dopo la bonifica del fronte mare, avra’ nel turismo di lusso il suo punto di forza (previsto l’attracco di giga e mega yacht), senza dimenticare la valenza industriale di Fincantieri. Il direttore marittimo della Campania, Arturo Faraone, poi, evidenzia come la riforma della portualita’ italiana “ha reso la governance piu’ snella ed efficace per fronteggiare le nuove sfide operative, di sicurezza ed ambientali”.