La ‘ricetta’ del rilancio del tessuto produttivo? “Deve puntare sui campioni manifatturieri di produttività e sulla capacità degli stessi di alimentare la filiera della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo, gli ecosistemi per l’innovazione, rafforzando e valorizzazione la dote di capitale umano altamente qualificato presente sul territorio e contribuendo al mantenimento dei nostri migliori talenti, ancora di più digitali”. Ad affermarlo è Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale, intervenendo questa mattina alla 42esima edizione del Premio Industria Felix, la quinta per la Campania, ospitata a Città della Scienza. “Qui in Campania, nonostante le difficoltà vissute nell’ultimo biennio, sono emersi numerosi punti di forza da cui ripartire. Mi riferisco all’attenzione e all’attività di supporto dell’amministrazione Regionale e alle tante eccellenze che, sfidando la pandemia, le restrizioni, gli aumenti dei costi delle materie prime, hanno continuato negli ultimi due anni a scommettere su modelli di sviluppo sostenibile fondati su leve quali l’innovazione e l’internazionalizzazione. Imprese che hanno investito sulle persone, che hanno puntato sulla formazione di nuovi profili professionali qualificati, sulla trasformazione digitale, che hanno rivoluzionato la propria governance aprendo le tradizionali attività familiari a manager esterni. Industria Felix ne ha selezionate e premiate 60 distribuite tra le 5 province campane: sono le aziende giudicate tra le più performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e sostenibili, a conduzione femminile, under 40 e straniera, a vocazione internazionale, Pmi che si distinguono per capacità di innovazione e di predisposizione ai parametri ESG universali, quelle per miglior crescita secondo la valutazione di Cerved”.