Giovedì 17 gennaio 2019, giorno di Sant’Antonio Abate tradizionalmente dedicato allo smontaggio dei presepi da conservare per l’allestimento del Natale successivo, al Museo di Capodimonte, a Napoli, sarà presentato il volume dello storico dell’arte Carmine Romano Il Presepe Napoletano. La collezione Accardi (edizione Grimaldi & C. 2019) che affronta il tema del collezionismo presepiale a Napoli nel XX secolo. Ne parleranno con l’autore, il direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e i collezionisti Marisa Catello e Luigi Accardi. La collezione di Vittorio Accardi è una delle ultime importanti collezioni presepiali costituite nel XX secolo. Da neofita del presepe, grazie al sostegno del grande collezionista ed esperto Eugenio Catello, Vittorio riuscì a comporre un presepe con figure, animali e minuterie dall’altissimo livello artistico. Inoltre realizzò un suo personale inventario in cui fu descritta in maniera minuziosa, spesso aneddotica, ogni provenienza, acquisto o scambio necessari per la costruzione del suo presepe.
Tutte queste informazioni sono state utili per mettere in luce un momento particolarmente prospero del collezionismo presepiale che si ebbe a Napoli tra gli anni 50 e 70 del ‘900. Carmine Romano è uno storico dell’arte e restauratore. Specialista d’arte sacra e popolare napoletana. Si è occupato di catalogazione e allestimento museale di beni ecclesiastici. Ha collaborato e curato diverse mostre tra cui: The Neapolitan crèche all’Art Institute di Chicago nel 2013, Le Trèsor de Naples. Les joyaux de San Gennaro al Museo Maillol di Parigi nel 2014, Picasso e les ballets russes, entre Italie et Espagne al Mucem di Marsiglia nel 2018 e la recente mostra Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere al Museo di Capodimonte. Dal 2018 è responsabile del progetto di digitalizzazione delle opere d’arte del Museo di Capodimonte. Il Presepe napoletano, argomento del suo PhD alla Sorbona di Parigi è il soggetto di una monografia scritta a quattro mani con Sylvain Bellenger e pubblicata da Yale University Press. Le sue ricerche e scoperte sul periodo trascorso a Napoli da Pablo Picasso nel 1917 e sul rapporto tra l’artista iberico e l’arte popolare napoletana, sono state pubblicate da Electa, Rmn (Rèunion des Musèes Nationaux) e èditions Actes Sud.