Presidente albanese visita l’Irpinia con l’assistenza dell’Ambasciata

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In foto Anila Bitri, ambasciatore dell'Albania in Italia

L’Ambasciata di Albania in Italia di cui S.E. l’Ambasciatore Anila Bitri ha veicolato la visita del Presidente della Repubblica d’Albania Ilir Meta in Irpinia Greci, avvenuta sabato 15 Dicembre 2018, in occasione del 550° anniversario della dipartita di Giorgio Castriota Skanderbeg, eroe, politico e diplomatico albanese. Ne dà notizia il sindaco del piccolo comune della Valle del Cervaro Nicola Luigi Norcia. Condottiero militare e stratega albanese, vissuto nel XV secolo, Giorgio Castriota Skanderbeg, scrive Nicolò Tarquini su Storia e Chiesa, può essere considerato uno dei maggiori difensori dell’Occidente cristiano contro l’avanzata dei Turchi nonché come l’artefice dell’Albania come stato unitario.
Infanzia e giovinezza: rapito dai turchi e convertito all’Islam. Nato intorno al 1405, Giorgio Castriota apparteneva a una famiglia feudale tra le più importanti dell’Albania che a quei tempi doveva fare i conti con l’avanzata ottomana. Fu rapito dai turchi, ad un’età che varia a seconda delle fonti dai 3 ai 9 anni, insieme ai fratelli, secondo la pratica del devshirme (dal turco, “raccolta”) cioè una tassa del sangue per cui i turchi requisivano bambini o giovani delle popolazioni conquistate per inserirli nell’esercito o nell’amministrazione. Arrivato alla corte del sultano ad Edirne (l’antica Adrianopoli), Giorgio fu convertito all’Islam ed emerse per le sue notevoli capacità tattiche e militari, tanto da guadagnarsi il soprannome di Iskender Bej – che diventerà poi Skenderbeu in albanese, da cui Skanderbeg – cioè principe (o signore) Alessandro, con riferimento ad Alessandro Magno. Ottenne molti successi militari tra le fila ottomane, ottenendo la stima del sultano Murad II che nel 1443 gli assegnò la guida dell’esercito contro i cristiani guidati da Janos (Giovanni) Hunyadi, reggente d’Ungheria. Greci, Katundi in lingua arbëresh è un comune italiano di 650 abitanti della provincia di Avellino situato in Campania al confine con la vicina Puglia, nella Valle del Cervaro. Le antiche tradizioni identitarie arbëreshë, uniche in tutta la regione dalla quale è tutelato per legge rappresantano un grande patrimonio mondiale. Il piccolo comune ha infatti conservato nei secoli l’antica lingua arbëreshe unitamente alla cultura, ai costumi e alle tradizioni originarie. “E’ con orgoglio e profonda emozione che ci accingiamo a vivere questro straordinario momento. Tutta la comunità da me rappresentata dà il benvenuto al presidente della Repubblica Ilir Meta, ringraziandolo sin da ora per la sua visita in un giorno così importante per tutto il popoli grecese.”