Previdenza, Boeri (Inps): Esoneri contributivi, bloccati 500 mln per imprese

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Sono soltanto 100 i milioni di euro erogati, fino a questo momento, alle imprese che non avevano i requisiti per poter accedere all’esonero contributivo triennale, mentre non saranno più erogati gli altri circa 500 milioni di cui avrebbero goduto le 60mila imprese e le 100mila posizioni irregolari scoperte dalle verifiche Inps. A spiegarlo è lo stesso presidente dell’Inps, Tito Boeri, parlando a Napoli alla Giornata nazionale della previdenza. “Abbiamo scoperto circa 100mila posizioni di lavoro che hanno richiesto l’esonero triennale del 2015, che per tre anni porterebbe a circa 600 milioni di esonero totale – ha riassunto riferendosi a quanto annunciato ieri nel corso della conferenza stampa sulla vigilanza documentale – Per fortuna ci siamo accorti in tempo di questo problema e siamo intervenuti quando le imprese ne avevano agevolato per circa 100 milioni. La parte restante di questi esoneri contributivi – ha aggiunto Boeri – non era ancora stata utilizzata da parte delle imprese. E’ ovvio che questi non saranno più utilizzabili e che cercheremo di recuperare questi cento milioni rapidamente”. Boeri ha precisato che si tratta di “prestazioni effettive, non sono posti di lavoro falsi” e di “lavoratori che sono stati assunti con contratti a tutele crescenti”. “Ci aspettiamo che queste imprese, nelle modalità che verranno poi stabilite, restituiranno o pagheranno i contributi che in qualche modo non hanno versato”. Boeri ha previsto che non ci sarà “una distruzione dei posti di lavoro” anche perché chi licenzia, “anche dopo un solo mese dall’assunzione”, “deve comunque pagare costi non irrilevanti: quattro mesi all’inizio e due mesi in più per ogni anno ulteriore di servizio”. Il numero uno dell’Inps ha previsto che, per i lavoratori, non ci saranno rischi, ma che è “importante recuperare queste somme perché possono servire per incentivare la creazione di altri posti di lavoro e per ridurre la pressione fiscale nel nostro Paese”.