Professioni: Fond. consulenti per lavoro, nuova linea per 2018-2021

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Roma, 25 set. (Labitalia) – “Oggi Fondazione lavoro opera su tutto il territorio nazionale attraverso oltre 2.500 sedi operative e con più di 5 mila operatori. La rete dei consulenti del Lavoro, pertanto, garantisce l’interazione tra lavoratori e piccole e micro imprese in tutta Italia. In ogni sede si potrà entrare in contatto con un consulente del lavoro, un professionista preparato e specializzato nella gestione delle attività di intermediazione, ricerca e selezione di personale, ricollocazione e per la gestione delle politiche attive del lavoro”. Così, intervistato da ‘Italia Oggi’, Vincenzo Silvestri, da luglio scorso presidente della Fondazione Consulenti per il lavoro per il prossimo triennio.

Per Silvestri veri punti di forza della Fondazione “sono molteplici. Dalla capillarità della struttura sul territorio alla qualità dei servizi, senza dimenticare la completezza dell’offerta e la conoscenza delle piccole e medie imprese. Nel tempo, poi, sono cresciuti anche i numeri dei delegati, consapevoli delle enormi potenzialità che i nostri servizi possono offrire in termini di reddito e di nuove opportunità”.

“Anche i risultati ottenuti grazie ai nostri servizi -ha continuato- sono straordinari. Se pensiamo, ad esempio, al tirocinio formativo la Fondazione lavoro è tra i soggetti autorizzati ad aver creato oltre 90 mila posti di lavoro. Infatti, a sei mesi dalla conclusione dei tirocini promossi dai delegati della Fondazione, quasi il 60% dei soggetti formati on the job lavorano”.

E Silvestri ha spiegato che “la Fondazione ha lavorato al potenziamento della infrastruttura tecnologica della Rete di categoria. L’operazione, conclusa nel primo semestre del 2018, ha consentito la messa in rete di tutti i Consulenti del lavoro e permette ai delegati di registrare i dati e le informazioni in merito alle attività e alle misure in fase di richiesta di autorizzazione, avvio, gestione e rendicontazione dei servizi erogati. Aver lavorato – e continuare a farlo – in questa direzione è per noi prioritario. Perché è dalla valorizzazione e potenziamento di questa Rete che passa il futuro della categoria e la centralità del consulente del lavoro, in particolar modo del delegato nel nuovo mercato del lavoro”.

E dal suo mandato Silvestri si aspetta “un’evoluzione della natura stessa della Fondazione lavoro, pronta ad aprirsi alle nuove esigenze che il mercato del lavoro richiederà. Sappiamo bene quanto il servizio pubblico dei centri per l’impiego sia inefficiente e non saranno certo iniezioni di soldi pubblici a rafforzarne la qualità dei servizi offerti. Un progetto di potenziamento e riqualificazione dei servizi per il lavoro non può, inoltre, prescindere da un più ampio coinvolgimento di operatori privati qualificati sul territorio, come i consulenti del lavoro delegati della Fondazione