“Progetta strage a scuola”: nonna fa arrestare nipote

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Seattle, 15 feb, (AdnKronos) – Progettava una strage a scuola. Il suo piano è stato scoperto dalla nonna, che ha chiamato la polizia e denunciato il nipote. Mentre l’America piange le vittime del massacro avvenuto nella Marjory Stoneman Douglas High School di Parkland, in Florida, dallo Stato di Washington arriva la notizia dell’arresto di un 18enne. Il giovane, come riferisce la Fox, aveva elaborato un piano dettagliato per compiere una strage nella ACES High School di Everett, a una quarantina di km da Seattle.

Decisivo l’intervento della nonna, che ha scoperto il diario nel quale il teenager aveva annotato ogni elemento. La signora ha chiamato il 911 e ha manifestato il timore per quelle che riteneva minacce credibili.

L’ARMA – Ha mostrato le pagine agli agenti e, per completare il quadro, ha detto alle forze dell’ordine che il nipote teneva un’arma semiautomatica nella custodia di una chitarra. Nel diario, spiccavano frasi relative alla ”strage a scuola” e al “maggior numero di vittime possibili”.

“Mi sto preparando per la strage – le parole riportate dall’emittente -. Non vedo l’ora. Il mio obiettivo è diventato molto più definito. Non vedo l’ora di entrare in quella classe e farli saltare in aria”.

LA MONETINA – “Sto imparando gli errori commessi in passato dagli autori di altre stragi, così non commetterò gli stessi sbagli” ha scritto ancora. Un altro inquietante dettaglio sarebbe legato alla scelta dell’obiettivo: la ACES High School sarebbe stata scelta con il lancio di una monetina e preferita, quindi, ad un altro istituto.

Secondo fonti investigative, nel diario c’erano riferimenti anche l’uso di dispositivi esplosivi realizzati in casa. Il ragazzo è stato arrestato, la cauzione è stata fissata a 5 milioni di dollari. Nell’operazione è stato recuperato un coltello. La perquisizione a casa della nonna, invece, ha permesso di rinvenire l’arma e granate militari.

LE BOMBE – L’esito dei controlli, secondo gli inquirenti, è fondamentale per sostenere le accuse nei confronti del ragazzo. Il solo diario, infatti, potrebbe non bastare davanti al giudice. Al teenager viene attribuita anche una rapina compiuta in uno store della zona: l’obiettivo sarebbe stato reperire altro denaro per portare a termine il piano. “La nonna ha fatto la telefonata più difficile della sua vita – ha commentato la polizia di Everett -. Ma c’erano elementi a sufficienza per far scattare l’allarme”.