Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con l’Istituto nazionale di ottica (Ino) guida uno dei 20 progetti selezionati nel primo bando del programma europeo sulle tecnologie quantistiche lanciato a Vienna. Il progetto da 9,3 milioni di euro, si chiama Qombs ed è l’unico a guida italiana. Prevede lo sviluppo di una nuova generazione di laser che promettono applicazioni che vanno dalla sicurezza nelle comunicazioni cifrate alla creazione di computer quantistici ultraveloci. Al progetto, partecipano, oltre che Università e aziende svizzere, tedesche e francesi, Agenzia spaziale italiana (Asi) e una società spin-off del Cnr, PpqSense. “Il progetto mira a sviluppare una nuova generazione di laser capaci di creare un fascio di luce non-classica nello spettro infrarosso composto da diverse frequenze (o colori)”, rileva Augusto Smerzi, del Cnr-Ino, che coordinerà il progetto. “Questo permetterà – aggiunge – nuove applicazioni che spaziano dalla possibilita’ di trasmettere messaggi in maniera intrinsecamente sicura rispetto all’attacco di hacker ostili, alla creazione di computer ultraveloci”. La realizzazione del progetto permetterà “di creare un’industria europea quantistica con leadership italiana, strettamente connessa al mondo accademico e della ricerca fondamentale”. Nel programma da 1 miliardo di euro lanciato oggi, il Cnr è anche presente nella struttura di governance con la responsabilità di coordinare la preparazione della nuova generazione di ricercatori che dovrà trasportare le tecnologie quantistiche dai laboratori di ricerca a quelli industriali. “Il Cnr – osserva il presidente dell’ente, Massimo Inguscio – riconferma la sua capacita’ di unire insieme ricerca di frontiera e tecnologie d’avanguardia e, soprattutto, di essere un punto di riferimento e di sintesi per tutta la comunita’ nazionale, rendendo possibile l’aggregazione di eccellenze su scala internazionale e creando, in definitiva, vera innovazione”.