Protesta del latte, c’è una bozza di accordo

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Cagliari, 16 feb. – (AdnKronos) – C’è una bozza di accordo su cui ragionare. Un primo passo in avanti dopo oltre 8 ore di riunione al tavolo delle , al Palazzo Regio di Cagliari, sede della Prefettura, tra il governo, Regione sarda, imprenditori e pastori.

Per quanto riguarda la parte organizzativa ci saranno una rappresentanza dei pastori nei Consorzi e altri 9 punti da inserire nel Decreto emergenza, con la previsione di controlli più stringenti. Sulla parte economica: 72 cent come acconto minimo sul versamento del latte per febbraio, marzo e aprile. Poi ci sarà una verifica a maggio con il calcolo del valore medio negli ultimi 12 mesi, mentre a novembre il calcolo del prezzo medio con il saldo per tutta l’annata. C’è anche l’accordo per i caseifici di non vendere a meno di 6 euro e un ‘aggancio’ a una griglia tra gli 85 cent e un euro, non solo sul pecorino romano ma anche su tre produzioni ‘dop’. I pastori hanno chiesto tempo per presentare la proposta a tutti, per questo ci vorrà ancora qualche giorno. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro Gian Marco Centinaio hanno ribadito l’urgenza di arrivare a una condivisione veloce della proposta. Garante dell’accordo con i pastori si farebbe la Prefettura di Cagliari.

Ma la bozza di accordo sulla quale discutere non piace a tutti. Anzi. L’ipotesi di accordo ha viaggiato velocemente su Whatsapp creando malcontento. Alcuni gruppi di pastori, fermi sulla richiesta di un euro più Iva a litro, infatti stanno allestendo gazebo in alcuni caseifici dove stabilire presidi permanenti.

“I 72 centesimi al litro (come acconto) sono un ulteriore passo in avanti per risolvere il problema del latte di pecora. È un’ottima notizia. Possiamo dire di aver iniziato un nuovo percorso, insieme a pastori sardi e industriali, con un governo che non ha usato la repressione ma il dialogo e il buonsenso” ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Complimenti anche al ministro Centinaio. Continuiamo a lavorare – ha sottolineato Salvini – per chiudere l’intesa. E da domani sarò personalmente in Sardegna”.