Psr Campania, sos Coldiretti: 5 mila progetti in attesa di istruttoria

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In foto Gennarino Masiello

C’è preoccupazione sugli esiti del Psr Campania 14/20. Ad espremirle all’agenzia Dire è Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale dell’associazione, che lamenta l’incagliamento di due misure cardine del Programma di sviluppo rurale. “Otto mesi fa – sottolinea Masiello – si sono chiusi i bandi a favore delle imprese agricole di questa regione e ben 4.558 progetti sono fermi in attesa di istruttoria, mancano, cioè, le graduatorie definitive per i beneficiari. Di questi progetti presentati, oltre il 50% sono investimenti redatti da giovani imprese”. Il rischio, prospetta il presidente dell’associazione, è quello di infrangere “un sogno di impresa, la traiettoria di futuro per le giovani generazioni che difficilmente trovano lavoro. Abbiamo alimentato aspettative e siamo preoccupati se dovessimo disilluderle”. Stando ad una circolare regionale la data ultima per presentare la graduatoria delle istruttorie è il 30 maggio “peccato – sottolinea Masiello – che la stessa circolare con l’indicazione delle interpretazioni per istruire le istruttorie sia arrivata solo qualche settimana fa”.
Questo, però, non è l’unico punto del Psr Campania a preoccupare Coldiretti. Dubbi l’associazione li solleva anche sugli “ammodernamenti strutturali nelle aziende agricole (tipologia 4.1.1)”. Gli investimenti presentati dalle aziende agricole, dettaglia Masiello, “si aggirano intorno al miliardo di euro mentre le risorse a disposizione per questi bandi sono notevolmente inferiori. Non superano i 200 milioni di euro”. Su questa misura, quindi, “anche dove si dovesse ultimare la fase dell’istruttoria siamo preoccupati perché l’80 per cento dei progetti presentati e le stesse ambizioni presentate dalle imprese rischiano di essere deluse per l’indisponibilità di risorse”. La data ultima del 30 maggio è vicina ma, sostiene il numero uno di Coldiretti Campania, “c’è ancora molto da lavorare: da una parte bisogna accelerare le istruttorie, dall’altro individuare risorse aggiuntive per soddisfare tutte le richieste”. Sei sono le priorità d’intervento dello sviluppo rurale individuate dall’Unione Europea e che fanno parte del Psr regionale: promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali; potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura, promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste; promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo; preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura; incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale; adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.