Quando le osservazioni degli studiosi di fisica sul procedere del mondo valgono anche per molti comportamenti umani

Si potrebbero cominciare già da oggi a notare, sul viso di parecchi abitanti del mondo, segni che ricordano un sorriso, o quantomeno, una certa distenzione causata da una notizia che sta circolando nelle ultime ore. Ufficialmente i canali dell’ informazione stanno annunciando alla popolazione di ogni dove la dichiarazione di poche ore fa, espressa da Netanhyau, riportata in versione autentica. Con essa quel presidente assicura al mondo che un’intesa su Gaza e altro sarebbe “a un passo dall’essere raggiunta”. Le voci dal bordo del campo hanno commentato che,se davvero tale affermazione divenisse concreta, ripartirebberi anche le attività del genere umano, soprattutto quella avente come oggetto tutto ciò a cui essa puntava fino alla fine del secondo decennio del primo secolo del terzo millennio. Significa dare gas all’attività di perfezionamento della IA e di altri importanti lavori in corso. Dopo essere stata preceduta da squilli di trombe e rulli di tamburi, a partire da ieri è sulla bocca di mezzo mondo che, con buona probabilità e sempre che le bocce restino ferme, presto potrebbe salire ai tre quarti della popolazione di questo mondo, che stia per ritornare a far luce il sole.
L’ affermazione di “Bibi” Nethanyau riguardante l’intesa per fermare “l’ira di Dio” sarebbe ormai a un passo dal fare centro. Tale atteggiamento a dir poco bizzarro riferito alla foga del Creatore, è lo stesso che sta accompagnando quella zona combattuta, sterminando e distruggendo tutto ciò che possa essere riferito alla controversia biblica tra ebrei e palestinesi.A tal punto può essere pertinente la premessa riguardante i fisici e i loro studi. L’argomento scelto per un confronto a 360 gradi é tra la violenza e l’osteria. Descritta ai tavoli del bar dello sport, essa è paragonabile al fenomeno dell’isterisi, da non confondere con il disagio mentale detto isterìa, curabile in diversi modi. Il fenomeno che interessa l’attuale situazione in Israele e, in maniera abbastanza simile, l’ Ucraina, è, semplificando, come il comportamento di alcuni elementi allo stato solido, se compressi o dilatati. In entrambi i casi,6 per ritornare alle forme originali, impiegheranno tempi decisamente più lunghi di quelli di andata, quelli citati qualche rigo più su.Tutto sommato, se la vicenda continua a procedere secondo lo schema annunciato dal Presidente israelita, non ci sarebbe da angoscianti più di tanto. Ma se il disagio che sta circolando finisse con il trasformarsi nella patologia quasi omonima, l’isteria, la situazione degenerebbe in maniera irreversibile. Non sarebbe la prima volta che i due amiconi da bar dello stadio del baseball, ritornassero alle bevute li dove la birra è servita quasi esclusivamente in glass king size e bevuta per dimenticare i guai causati dai loro atteggiamenti neppure soppesati. Allora calma e sangue freddo e, “fosse che fosse la volta buona”, come ripeteva al termine dei suoi sketch televisivi l’attore Nino Manfredi. Se funzionerà, dove è sepolto arriveranno fiori di ogni varietà in quantità industriali. In tal modo anche i giardinieri cominceranno di nuovo a lavorare anche i giardinieri. Intanto, fino a oggi, di concreto non c’è “niente di nuovo sul fronte mediorientale”.