Quelli della Mecfond, ci sarà anche Orfini

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Matteo Orfini a Napoli per discutere di Mezzogiorno nella Crisi della Democrazia. In campo i trentenni e i quarantenni del Pd lunedì a Napoli i renziani critici quelli del lanciafiamme
Nasce ”Quelli della Mecfond”
Tra la gente per per discutere di Napoli e del Mezzogiorno nella Crisi della Democrazia. È l’iniziativa lanciata da 10 segretari di circolo e 40 delegati provinciali che si svolgerà lunedì 10 aprile, alle ore 16.00 alla Mecfond, nella sala mensa di una vecchia fabbrica della zona orientale di Napoli.
‘’Da un luogo simbolo del lavoro e dei valori della sinistra – dicono gli organizzatori – intendiamo partire per rifondare il PD Napoli e nell’area metropolitana: un partito aperto ed inclusivo, non schiacciato sulla dimensione istituzionale, un luogo di discussione ed elaborazione di pensiero e cultura, una comunità di civiltà e futuro, tante officine democratiche diffuse e radicate sul territorio dove provare a tornare ad essere utili alla crescita e allo sviluppo delle nostre città’’
Un luogo simbolo dal quale ripartire. Un momento di riflessione con Matteo Orfini Biagio De Giovanni, Ernst Hillebrand, Massimo Adinolfi e Paolo Macry. 
“Domenica 2 aprile- dichiara Salvatore Salzano delegato del circolo di Piscinola- si sono concluse le convenzioni nei circoli del Pd per la scelta del segretario nazionale.
A Napoli, in questa prima parte del percorso congressuale, non siamo riusciti a parlare con la città vera, con i suoi bisogni, con le sue ansie, con il suo dolore e la sua voglia di riscatto. Per settimane, ancora una volta, siamo stati esposti a polemiche e tensioni tutte interne, offrendo, ancora una volta, l’immagine di un partito politicamente “povero” e senza cuore, distante, quasi confinato in una realtà parallela’’. ‘’Ormai- aggiunge Valerio Di Pietro segretario del Pd di Chiaia- in alcuni quartieri della città abbiamo smesso finanche di esistere: abbiamo perduto il senso di comunità, di una grande comunità politica, un sentimento di appartenenza ad un sentire unico, ci siamo distaccati dalla realtà e abbiamo smesso di essere noi stessi, il partito democratico’’.
Investire su un nuovo gruppo dirigente diffuso del partito, puntando su energie che non possono essere a mezzo servizio, chi sarà chiamato a riorganizzare la nostra forza dovrà dedicarsi esclusivamente al PD. ‘’Abbiamo davanti – conclude Nicola Corrado anima dell’iniziativa, promotore insieme agli altri dell’evento di lunedì- un lavoro complicato e difficile di ricostruzione e radicamento, e non possiamo più perdere tempo. Il 30 aprile- prosegue Corrado, avvocato già vicesindaco di Castellammare- avremo l’occasione di incontrare il popolo di Napoli, ebbene noi pensiamo che dobbiamo chiedere scusa a tanti cittadini e militanti delusi ed arrabbiati con noi, con umiltà e coraggio dobbiamo dire loro: ” dateci una mano per ripartire, insieme possiamo tornare ad essere una grande comunità, insieme possiamo ritrovare il nostro cuore”.