(Adnkronos) – Nel maggio del 1992 l’episodio che portò all’installazione delle cabine ‘catafalco’ e alla procedura di chiama e di vidimazione delle schede tuttora in vigore. Accadde che nel quinto e sesto scrutinio risultarono, rispettivamente, tre e cinque schede in più rispetto ai votanti. Le votazioni, spiegò il presidente Oscar Luigi Scalfaro, non furono annullate applicando “il principio generale di resistenza” previsto dal Regolamento della Camera, in quanto aggiungendo o togliendo quei voti non sarebbe cambiato l’esito della votazione. Tuttavia da quel momento in poi per garantire “segretezza e libertà di voto” furono innovate le procedure, con la consegna ai grandi elettori delle schede timbrate e siglate e della matita e il voto espresso nella cabina.