“Qui – ha continuato Cantone – non c’erano le condizioni di partenza, non c’era una vera e propria appetibilità, certo un bel territorio, una realtà con un basso tasso di criminalità organizzata, una realtà amministrativa con meno problemi di altre zone, ma è una realtà oggettivamente provinciale. Giffoni, dunque, è la prova che in realtà come questa e con l’impegno costante, si possono fare piccoli miracoli. Le idee sono capaci di creare piccoli miracoli e questo lo è. Io sono campano e conoscevo questa realtà, anche se è la prima volta che partecipo. Questo è un fiore all’occhiello per una regione con tantissimi problemi ma anche tante potenzialità“.
“I giovani sono molto più attenti ai comportamenti che alle parole, usate spesso in modo indebito. C’è una parola, su tutte, di cui si abusa ed è la parola legalità. I giovani vogliono vedere gli esempi rispetto alle semplici parole“. La visita in Cittadella è poi proseguita con la tappa al Cantiere della Multimedia Valley: armato di caschetto di sicurezza, Cantone, in compagnia del direttore Gubitosi, ha avuto modo di visitare gli ambienti che ospiteranno il Giffoni Film Festival non appena l’opera sarà terminata, un’opera che si caratterizza per modernità, cura dei dettagli, utilizzo di tecnologie all’avanguardia, un altro capitolo di quel miracolo Giffoni a cui Raffaele Cantone ha fatto riferimento.