L’Italia ha ufficialmente designato Raffaele Fitto come suo rappresentante nella Commissione Europea, ottenendo nei giorni precedenti il consenso della presidente Ursula von der Leyen e del leader dei Popolari europei, Manfred Weber. All’attuale ministro per gli Affari europei, la Coesione, il Sud e il Pnrr vanno la vicepresidenza esecutiva della Commissione UE e le deleghe a Economia e Pnrr.
Nato a Maglie (Lecce) nel 1969, Fitto si è laureato in Giurisprudenza e nel 1990 è stato eletto consigliere regionale con la Democrazia Cristiana (Dc), dando inizio a una carriera che lo ha portato a Bruxelles prima come deputato (nel 1999, 2014 e 2019) e oggi come commissario.
Dopo i suoi primi incarichi come deputato e assessore al Turismo negli anni ’90, Fitto è diventato nel 2000 governatore della Puglia, appena dieci anni dopo l’inizio della sua carriera politica, stabilendo un record in Italia, essendo il più giovane a ricoprire tale carica a 31 anni. Dopo la sua prima esperienza all’Europarlamento, da cui si dimise dopo un anno per assumere la presidenza regionale, Fitto ha fatto il salto nella politica nazionale nel 2006, quando è stato eletto alla Camera dei Deputati nelle liste di Forza Italia (Fi) e, due anni dopo, del Popolo delle Libertà, entrambe formazioni politiche guidate da Berlusconi.
Nel 2008, è stato nominato ministro per gli Affari regionali, incarico a cui è stata successivamente aggiunta la delega alla Coesione Territoriale, consolidando la sua reputazione come amministratore e gestore di fondi pubblici. Fitto è tornato al Governo italiano nel 2022, quando la premier Giorgia Meloni lo ha scelto come ministro per gli Affari Europei e il Sud, incarico in cui ha gestito in gran parte il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), con un focus prevalente sul lavoro a Bruxelles.