‘Re Lear’ con Rigillo al Verga

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(ANSA) – CATANIA, 31 MAR – Per Mariano Rigillo la sfida è ora la più apocalittica delle tragedie del Bardo, Re Lear, anzi ‘Lear, la storia’. Il grande attore napoletano, classe 1939, e il regista Giuseppe Dipasquale nel quarto centenario della morte di Shakespeare approda al ruolo del Re, una coproduzione dei Teatri Stabili di Catania e Napoli, che domani sera debutta nella sala Verga. “Lear – sottolinea Rigillo – è l’incarnazione di chi pretende il bene assoluto; in questo senso è il compendio di tutte le “autorità” del teatro elisabettiano”. Di ‘Lear, la storia’ Dipasquale ha curato anche l’adattamento avvalendosi della traduzione di Masolino d’Amico. Durante la programmazione al Taetro Mercadante di Napoli cadrà l’anniversario della morte di Shakespeare, scomparso il 23 aprile 1616. “La corruttela contagiosa – dice il regista – deriva dall’abdicazione, ad uso e consumo dei personaggi assoluti, come in una tragedia greca. Con la divisione del regno esplode anche la patriarcale partenogenesi del potere”. (ANSA).
   

(ANSA) – CATANIA, 31 MAR – Per Mariano Rigillo la sfida è ora la più apocalittica delle tragedie del Bardo, Re Lear, anzi ‘Lear, la storia’. Il grande attore napoletano, classe 1939, e il regista Giuseppe Dipasquale nel quarto centenario della morte di Shakespeare approda al ruolo del Re, una coproduzione dei Teatri Stabili di Catania e Napoli, che domani sera debutta nella sala Verga. “Lear – sottolinea Rigillo – è l’incarnazione di chi pretende il bene assoluto; in questo senso è il compendio di tutte le “autorità” del teatro elisabettiano”. Di ‘Lear, la storia’ Dipasquale ha curato anche l’adattamento avvalendosi della traduzione di Masolino d’Amico. Durante la programmazione al Taetro Mercadante di Napoli cadrà l’anniversario della morte di Shakespeare, scomparso il 23 aprile 1616. “La corruttela contagiosa – dice il regista – deriva dall’abdicazione, ad uso e consumo dei personaggi assoluti, come in una tragedia greca. Con la divisione del regno esplode anche la patriarcale partenogenesi del potere”. (ANSA).