Reddito di cittadinanza, i dubbi del Parlamento

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Roma, 8 nov. (AdnKronos) – Come è possibile scrivere dei numeri che saranno individuati ogni tre mesi? A porsi la domanda in merito alle risorse da individuare per il sono i tecnici del Parlamento, che chiedono al governo di rispondere nelle schede di lettura che accompagnano il provvedimento. Nel ddl bilancio, infatti, vengono fissati i principi del reddito e dalla riforma delle pensioni, demandando ad appositi provvedimenti l’introduzione effettiva e la quantificazione delle risorse. L’ammontare dovrebbe già essere fissato nella relazione tecnica ma, allo stesso tempo, si stabilisce che dovranno essere dei monitoraggi trimestrali ad assicurare la disponibilità delle risorse.

Il disegno di legge, ricordano il servizio studi di Camera e Senato e il servizio Bilancio del Senato, istituisce il fondo per il reddito e la pensione di cittadinanza (fissando il tetto di spesa a 9 miliardi), e l’introduzione della quota 100 (con 6,7 miliardi di plafond). Il provvedimento disciplina, poi, le procedure per il monitoraggio trimestrale e per una ”eventuale riallocazione delle risorse per le due misure introdotte”, qualora si determinino risparmi di spesa. E’ a questo punto che i tecnici chiedono di chiarire ”come i risparmi derivanti dai provvedimenti, che disciplinano l’attuazione delle misure introdotte, possano essere quantificati già nelle relazioni tecniche di accompagnamento dei provvedimenti attuativi medesimi”. Tali risparmi, infatti, potranno essere ”accertati effettivamente solo all’esito del previsto monitoraggio trimestrale sull’andamento della spesa”.