Referendum, Jannotti Pecci: Segnale di sfiducia verso la nostra classe dirigente

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“Il risultato negativo del Referendum, è un segnale di sfiducia nella classe dirigente del Paese, complessivamente considerata”: lo dichiara il Presidente di Confindustria Campania Costanzo Jannotti Pecci commentando l’esito del referendum.
“È una protesta durissima – continua –  rispetto alle politiche di austerità che hanno caratterizzato gli ultimi governi, e che il governo Renzi stava cercando di attenuare e di superare, con tutte le difficoltà dovute alle improvvide scelte del governo Monti. 
La condivisa esigenza di cambiamento e di riforme che la stragrande maggioranza dei cittadini comunque richiede, è stata oscurata dall’aspro scontro politico su temi del tutto estranei al Referendum. 
Per quanto riguarda la nostra Regione – nella quale il risultato negativo si manifesta per dimensioni ancora maggiori  – le motivazioni di carattere nazionale sono state amplificate da una campagna elettorale caratterizzata da comportamenti e da toni che hanno radicalizzato ulteriormente lo scontro, diventando – nei fatti- un’occasione di critica all’operato della classe dirigente, non solo quella politica, di oltre i due terzi degli elettori campani. 
Il risultato, ben più negativo di quello nazionale, deve preoccupare molto perché manifesta una significativa distanza dei cittadini dalla classe dirigente che la governa, per la quale il prevalere del NO deve rappresentare un forte campanello d’allarme. 
Si tratta, cioè, di dare concretamente  corpo agli obiettivi che sia in tema di politiche  sociali, sia in tema di politiche economiche e per lo sviluppo il Governo regionale si è dato e che, evidentemente, non vengono ancora percepite come effettivamente avviate”. 
“Nei prossimi giorni, come Confindustria Campania, reitereremo la proposta al Presidente De Luca di definire con lui personalmente, un’agenda operativa da avviare a concreta realizzazione  nel primo semestre 2017, un’agenda che ponga al centro il tema della competitività delle imprese rispetto al mercato nazionale ed ai mercati internazionali: solo così potremo avere più occupazione, più salario, più sviluppo.
Solo così si potrà dimostrare che è ancora possibile cambiare e che aver votato NO è stata un’ingiustificata sfiducia nella classe dirigente campana, politica e dei corpi sociali che, invece, insieme sono in grado di rilanciare l’economia della Regione.
In questa direzione, Confindustria Campania proseguirà nel generoso impegno che il nostro  Sistema ha espresso, a tutti i livelli, per una ripresa della crescita economica e sociale della Regione ribadendo e sostenendo l’esigenza di procedere sulla strada delle riforme”. Ha concluso il Presidente Jannotti Pecci.