Reggia di Caserta, domani la gara di manutenzione per il Parco Reale

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E’ attesa come una manna dal cielo la gara per la manutenzione del Parco Reale della Reggia di Caserta ridotto, dopo un’estate torrida, in condizioni di visibile degrado con gli prati e i alberi completamente secchi, dovrebbe tenersi domani con l’apertura delle buste; l’iter, se tutto dovesse filare liscio, potrebbe concludersi la prossima settimana con l’affidamento del lavoro. Venerdì dovrebbe toccare poi alla gara per la manutenzione del Giardino Inglese, gioiello botanico della Reggia le cui condizioni sono comunque meno preoccupanti di quelle del Parco. Entrambi gli appalti hanno durata annuale; per il Parco Reale la spesa si aggira sui 300mila euro. L’appalto riguarda l’irrigazione, la manutenzione del verde, il taglio delle siepi e piccoli interventi di potatura. La situazione dei giardini reali quest’anno è divenuta preoccupante, anche a cause della siccità che ha ridotto il livello d’acqua nelle sorgenti da cui attinge anche la Reggia; la mancanza di manutenzione inoltre ha amplificato i problemi strutturali del sistema di tubazioni che servono il Palazzo Reale, con continue perdite d’acqua dall’impianto di irrigazione, circostanza che crea piccoli laghetti nel Parco, e dai tubi che servono i servizi igienici, spesso allagati e ridotti in condizioni poco dignitose e criticate spesso dai turisti, che se la prendono con i custodi. Nei mesi scorsi, in attesa della gara, la Direzione della Reggia è ricorsa alle somme urgenze, pratica da sempre utilizzata; con due affidamenti per circa due mesi di 40 mila euro l’uno – ovvero la soglia minima per evitare gare d’appalto – si è provveduto a ripulire gli alberi ubicati lungo il perimetro del Parco e all’irrigazione dei giardini. Gli affidamenti si sono conclusi ad inizio agosto; per tutto il lungo mese estivo il Parco non è stato irrigato, poi da qualche giorno l’impianto è stato rimesso in funzione e sono ricomparsi i mezzi di una delle società che da anni gestisce la manutenzione del Parco, che prelevano l’acqua dalla Peschiera grande e poi innaffiano porzioni di prato non servite dall’impianto.