Regionali, Fico: Umiltà nell’ascolto e ambizione di fare cose importanti

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in foto Roberto Fico

“In Campania la politica deve seguire due parole: l’umiltà nell’ascolto e nel recepire quello che accade sui territori e l’ambizione di fare delle azioni importanti”. Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, Roberto Fico, chiudendo la due giorni sull’intelligenza artificiale organizzata dal M5S a Napoli.

“Umiltà significa – spiega Fico – che bisogna aprirsi e fare una vera politica partecipata che arrivi dai territori, l’ambizione è quella di capire che il mondo sta cambiando e che in questo cambiamento non ci devono rimettere le persone più deboli, ma tutti devono essere compresi e tutelati. È l’ambizione di un lavoro di qualità, di avere un reddito giusto, di poter bonificare dove si è inquinato, di avere una grande sanità pubblica, una grande medicina territoriale, un mare balneabile ovunque e grandi servizi pubblici”.

Fico, nel suo discorso davanti a un auditorium pieno sottolinea che “dobbiamo fare un lavoro – ha detto – sul reddito e sulle disuguaglianze, che nella nostra Regione sono ;ancora tante e ci sono tante persone e famiglie sotto la soglia di povertà. Questa situazione si aggredisce creando dei percorsi formativi importanti; e cercando un patto nuovo con le imprese del territorio, dove al business corrisponda anche un valore sociale”.

Fico ha parlato anche dei piccoli centri che sta visitando nella sua campagna elettorale: “I piccoli centri – ha detto a margine – sono le nostre aree interne che insieme fanno la maggioranza della superficie della Campania e quindi ho iniziato a lavorare sulle aree interne che credo siano uno dei punti di svolta per la nostra regione. Insieme ai sindaci stiamo costruendo un programma per il futuro delle aree interne. Non c’è nessuno che comprende meglio le esigenze di chi amministra e di chi vive, e saranno ascoltati fino in fondo. Sono già andato nel Cilento, nel Sannio e nell’Irpinia e si parte da progetti di viabilità e connessione tra i comuni delle aree interne con strade, trasporto pubblico, ma anche presidi scolastici e presidi sanitari, perché la macchina medica non può essere in un comune lontano 45 minuti da casa di un cittadino. Ci lavoreremo”.