Regionali, in Campania per ora corsa a 5 con una ventina di liste

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Con la fissazione di una data, anche se in attesa del decreto del Viminale, e’ partita ufficialmente la corsa alla presidenza della Regione Campania. Per l’appuntamento del 20 e il 21 settembre, oggi ai nastri di partenza si presentano in cinque: oltre al ‘governatore’ uscente Vincenzo De Luca e all’ex ministro socialista ora in FI, Stefano Caldoro, alla terza sfida consecutiva, ci sono Valeria Ciarambino per il M5s, in lizza per la seconda volta con i due, piu’ Giuliano Granato di Potere al Popolo e Sergio Angrisano del Terzo Polo. L’ex sindaco di Salerno, dato in svantaggio prima del lockdown, oggi sembra invece godere dei favori del pronostico. L’ultimo sondaggio, realizzato dall’istituto Noto, vede De Luca al 45%, in vantaggio di sei punti rispetto a Caldoro, mentre l’attuale capogruppo del M5s in Consiglio regionale sarebbe ferma al 13%. I dati raccolti dall’istituto Demopolis, inoltre, vedono De Luca al secondo posto tra i presidenti di Regione che hanno gestito meglio l’emergenza Covid (62% di gradimento), preceduto solo da Luca Zaia. Saltato il tentativo di accordo tra Pd e M5s, il centrosinistra schiera al momento 12 liste: inizialmente erano 16, ma si sta lavorando per ridurre il peso eccessivo delle civiche. Oltre al Pd, ci saranno Piu’ Europa, Italia Viva, Noi Campani con De Luca (Mastella), Centro Democratico, Verdi, Psi, Moderati per De Luca, Campania progressista e solidale con De Luca (che avra’ all’interno anche gli esponenti di Articolo 1), Campania Libera (gia’ presente in Consiglio e capitanata da Tommaso Casillo), Fare Democratico e De Luca Presidente, nella quale si candideranno alcuni degli assessori uscenti, tra cui Lucia Fortini e Sonia Palmeri. Altri due assessori, Chiara Marciani e Antonio Marchiello, potrebbero essere candidati rispettivamente in Centro Democratico e Fare Democratico.
Sul versante del centrodestra, oltre a Lega, FdI e FI, che potrebbe inserire nel simbolo lo slogan ‘Berlusconi per Caldoro’, saranno in campo anche l’Udc di Lorenzo Cesa, Cambiamo (Toti), Noi con l’Italia (Lupi) e Alleanza di Centro (Pionati). Uno schieramento che e’ destinato a crescere, innanzitutto con la lista Caldoro Presidente, che sara’ composta in gran parte da esponenti della societa’ civile, ma anche con gli Animalisti e Campo Sud, dell’ex deputato e assessore regionale Marcello Taglialatela. Considerando il ritardo dovuto alle tensioni tra Fi, Lega e FdI per l’individuazione del candidato, non e’ escluso che nei prossimi giorni l’elenco possa arricchirsi con altre civiche. A sostegno di Ciarambino, che ci riprova dopo la candidatura di 5 anni fa, c’e’ la sola lista del M5s, con i candidati votati su Rousseau attraverso le Regionarie. Il capogruppo uscente ha chiarito che non ci saranno accordi con altri partiti, ma il dialogo resta aperto con le personalita’ societa’ civile che “si considerano alternative a De Luca e Caldoro”, ma anche con gli esponenti del movimento demA di Luigi de Magistris. Il 34enne Granato, rientrato a Napoli dopo un’esperienza lavorativa a Londra, e’ stato scelte nelle assemblee territoriali di PaP. Laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali all’universita’ Orientale, e’ dal 2018 coordinatore regionale del movimento nato nel 2017. La sua campagna elettorale partira’ domani, percorrendo in canoa un tratto del fiume Sarno, considerato il corso d’acqua piu’ inquinato d’Europa. In lista anche due vecchie conoscenze del M5s, la ricercatrice Clementina Sasso e l’autotrasportatore Marco Manna, entrambi candidati alla Regione nel 2015. Con loro ci sara’ Mariema Faye, padre senegalese e madre italiana, attivista del movimento Migranti e Rifugiati di Napoli; Francesco Schettino, associato di Economia politica all’Universita’ Vanvitelli di Caserta, e Stefania Salomone, insegnante di italiano per stranieri ed ex presidente dell’Arci di Afragola. Il Terzo Polo e’ al suo primo appuntamento elettorale e aggrega sotto un unico simbolo diversi movimenti di ispirazione identitaria e meridionalista, ma anche ambientalisti, no vax e no 5G. Il candidato presidente, Sergio Angrisano, ha un passato vicino a La Destra, il partito fondato da Francesco Storace nel 2007.