Regione, Caldoro: ora conti in ordine e trasparenza

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Trasparenza, risanamento, conti in ordine: Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania uscente, illustra la relazione che “come atto dovuto” è stata inviata alla Corte dei Conti lo scorso 10 giugno e che accompagna il bilancio di previsione 2015. I risultati ottenuti “sono come una medaglia d’oro“, dice, “un performance che nessun’altra Regione ha raggiunto. Potevamo migliorare la performance – sottolinea – ma è in ogni caso un record, abbiamo portato a casa un ottimo risultato“. E, nelle carte che illustra, fa sapere che è compresa anche “tutta la parte relativa allo sviluppo“. “L’equilibrio di bilancio, certificato, è stato garantito – precisa – senza ricorrere all’aumento di addizionali regionali e senza ricorrere a nuovi indebitamenti“. Frutto, questo, della “revisione della spesa: così la spesa corrente è stata ridotta da 3,2 miliardi a 2,1 miliardi di euro“.

Il disavanzo

Caldoro spiega la delibera di Giunta sul rendiconto 2013 con la quale si certifica il disavanzo di bilancio da 1,6 miliardi parlando di un disavanzo diminuito, in cinque anni, da “4,850 miliardi a 1,6 miliardi di euro“. “Ho sempre parlato di quello che ho fatto, – dice – e l’unica volta che non l’ho fatto è stato generato un resoconto ‘non corretto’ della delibera di Giunta“. Letto da solo, il dato del disavanzo, spiega Caldoro, “può sembrare una criticità, ma quando ci siamo insediati, nel 2010, questo disavanzo era di 4,850 miliardi, e non ci sono performance analoghe di correzione dei conti guardando a tutte le Regioni italiane“. “Mi auguro – afferma Caldoro – che nel giro di un anno, un anno e mezzo al massimo, ci sia l’azzeramento del disavanzo di 1,6 miliardi“. Un risultato, secondo Caldoro, “possibile se continueranno sulla nostra strada delle performance e del risanamento dei conti“.

Sanità

Un avanzo “certificato” nel settore della sanità di “200 milioni di euro“, miglioramento dei Lea “seguendo le grigie del Ministero della Salute“, nessuna riduzione delle prestazioni erogate ai cittadini. Soprattutto Stefano Caldoro, presidente uscente della Regione Campania, rivendica “la battaglia sul riparto dei fondi nazionali per la sanità“. “Abbiamo ottenuto un recupero di 32 euro sui 70 in meno che i campani ricevevano pro capite come fondo nazionale – afferma – in totale sono 180 milioni che non sono una tantum, ma un dato strutturale“.

Statuto

Lavorare “su uno statuto del Consiglio regionale” che tenga conto della situazione attuale: Caldoro, afferma di riconoscere che “il sistema italiano è tripolare“. E lo stesso vale per il Consiglio regionale, dove sono stati eletti sette esponenti del Movimento Cinque Stelle. “Per alcuni aspetti le dinamiche statutarie devono essere riviste in base alla situazione attuale“. Questo, spiega Caldoro, “per garantire maggiore voce alle opposizioni“.