Standard and Poor’s conferma il rating alla Regione Campania con la tripla B, con outlook negativo. A distanza di sei mesi, il rating viene confermato ed è inserito in un contesto generale, quello italiano, che influisce sull’outlook. “La Campania – si legge nel documento – si è comportata in linea con il nostro scenario base e dovrebbe gradualmente migliorare le sue prestazioni di bilancio durante il nostro orizzonte di previsionale (2013-2015), anche se restano ancora deboli”. Standard and Poor’s dunque riconosce che, a partire dal 2011, la Campania ha affrontato ciò che, nel testo, viene definita “una debolezza strutturale”, che riguarda “un insieme di pratiche finanziarie del passato” e che “hanno indebolito i risultati di bilancio”.
Contrazione del deficit – Sempre secondo quanto si legge nel documento dal 2011 la Campania “ha avviato azioni che stanno producendo risultati tangibili in termini di contrazione dei deficit sanitari e dei termini di pagamento”. Azioni che la Regione “sta estendendo ad altre aree del proprio bilancio”, comprese le “ristrutturazioni delle societa’ partecipate regionali”. Nel testo si legge inoltre che l’attuale gestione finanziaria, malgrado il risanamento dei conti, è appesantita dalle ” passate e radicate pratiche finanziarie sottostandard, per le quali sara’ necessario ancora tempo per il completo sradicamento”. Secondo quanto ha sottolineato Standard and Poor’s, dal 2011 al 2013, il debito nei confronti dei fornitori del settore dell’assistenza sanitaria ” diminuito di 3,1 miliardi, pari al 55%, dopo tre anni consecutivi di crescita a due cifre nel periodo 2008-2010 e successiva stabilizzazione nel 2011. Si prevede che il debito commerciale continuerà a diminuire, anche se a poco a poco – si legge ancora – grazie alle rinegoziazioni che la regione ha avviato nell’aprile 2012 con i fornitori del settore dell’assistenza sanitaria, con un miglioramento progressivo le pratiche contabili nel settore sanitario, e il supporto di liquidita’ aggiuntiva da parte del governo centrale sulla base del Decreto Legge 35″.