Regione, De Luca: Acqua resta bene pubblico. Su de Magistris no comment

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“No comment” sui rapporti con il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, autore di dichiarazioni fortemente critiche sulla legge sul riordino del servizio idrico regionale approvata dal Consiglio regionale della Campania. Il governatore Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione Campania a Palazzo Santa Lucia, ha preferito illustrare il contenuto della legge, a fronte di “qualche parola a ruota libera“, partendo dal fatto che “ribadiamo due principi: che l’acqua è un bene pubblico e che la Regione non gestisce più niente. Abbiamo decentrato tutti i poteri di gestione ai Comuni, singoli e associati. Su questo chiedo la collaborazione dell’informazione affinché le cose vere siano comunicate ai cittadini in un momento in cui sembra prevalere l’ammuina, costruita il più delle volte sul nulla“. Gli ha fatto eco il vicepresidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, che ha rimarcato l’intenzione di “mettere ordine in un campo nel quale l’ultima legge regionale era del 1997. Da allora è stata giungla idrica totale. La nostra scelta è stata di attribuire ai Comuni le competenze, e i Comuni decideranno le modalità del servizio idrico integrato, dalla captazione alla distribuzione interna, alla fognatura e alla depurazione finale“. L’Ente idrico regionale, previsto dalla legge, “non è un ente regionale – precisa Bonavitacola – ma è espressione delle autonomie locali e dei Comuni della Campania. Ho invitato comitati e aziende idriche per un confronto, ma si sono sottratti. Spero di riprendere un dialogo proficuo, se poi saranno interessati solo a fare propaganda ce ne faremo una ragione“, ha concluso.