Regione, inclusione sociale: approvata la legge sul lingua dei segni

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Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal vice presidente Ermanno Russo, ha approvato all’unanimità, con 36 voti favorevoli, il Testo Unificato “Disposizioni per l’inclusione sociale, la rimozione delle barriere alla comunicazione, il riconoscimento e la promozione della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni italiana tattile”, introdotto all’esame dell’Aula dalla capogruppo di “L’Italia è Popolare”, Maria Ricchiuti che, insieme con i consiglieri Alfonso Longobardi, Flora Beneduce, Carmine De Pascale, Tommaso Amabile, ne hanno sottolineato l’alto valore morale e concreto a favore delle persone portatrici di tale disabilità.
Il testo unificato, frutto delle proposte di legge dei consiglieri Flora Beneduce (Fi), Armando Cesaro (Fi), Maria Grazia Di Scala (Fi), Michele Schiano Di Visconti (Cd-Sc) Monica Paolino (Fi), Gianpiero Zinzi (Fi), Alfonso Longobardi (De Luca Presidente), Carmine De Pascale (De Luca Presidente), Maria Ricchiuti (L’Italia è popolare), Luigi Cirillo (M5s), promuove il riconoscimento, la diffusione, l’acquisizione e l’uso della lingua dei segni italiana (Lis) e della lingua dei segni italiana tattile (Lis tattile).
Tra i punti salienti del testo di legge, gli interventi regionali per favorire la diffusione della Lis e della lis tattile nelle attività di comunicazione e di informazione istituzionale e nell’accesso ai media, nell’accesso alla conoscenza del patrimonio storico, artistico, culturale regionale, al turismo e agli eventi culturali, ricreativi, sportivi, le attività di formazione per i bambini sordi, sordociechi o con disabilità uditiva in genere per sperimentare gli interventi logopedici e protesici per l’abilitazione linguistica orale precoce nell’apprendimento della Lis e della Lis tattile; le azioni di supporto agli studenti con disabilità uditive nell’ambito della collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con le Università; la definizione del programma periodico delle attività da parte della Giunta regionale; interventi per l’inclusione lavorativa.