Regione, M5s: Mozzarella, tutelare gli allevatori dai prodotti congelati

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“Questa mattina su nostra sollecitazione si è svolta in Commissione Agricoltura l’audizione sul tema della modifica del disciplinare di produzione della Mozzarella di Bufala Campana che prevede l’utilizzo del marchio Dop non solo per il formaggio fresco ma anche per il prodotto congelato”. Lo dichiarano i consiglieri regionale del MoVimento 5 Stelle, Michele Cammarano e Vincenzo Viglione, rispettivamente segretario e membro della Commissione Agricoltura che a margine dei lavori aggiungono: “Se è vero che il consorzio di tutela della mozzarella Dop ha richiesto e ottenuto dal ministero l’introduzione nel marchio Dop anche per la mozzarella congelata è paradossale che la modifica sia avvenuta in aperto dissenso degli allevatori, anche in seno al consorzio stesso”. “Come Commissione Agricoltura – continuano Cammarano e Viglione – abbiamo l’obbligo di tener conto della posizione dei produttori del latte di bufala che vedono nel congelamento del prodotto un reale rischio di svilimento della qualità e dell’identità delle nostre terre. Appare inoltre scorretto e confusionario il comportamento della Giunta Regionale che prima avvia i tavoli tecnici di discussione con gli operatori salvo poi dichiararsi favorevole al congelamento ‘salvo che non si venda in Campania’”. “Come a dire – proseguono i consiglieri – che va bene la mozzarella congelata, basta che non ce la mangiamo noi. A nostro avviso il Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana ha il dovere di documentare con dati, analisi, statistiche, proiezioni e ricerche di mercato se e in quale misura gli allevatori saranno avvantaggiati economicamente da questa scelta commerciale, dopodiché potremmo avviare una discussione seria su nuove modalità di vendita e di produzione”. “Nel frattempo dobbiamo – concludono Cammarano e Viglione – potenziare tutti gli attuali strumenti di tracciabilità per valorizzare al massimo il prodotto che abbiamo il cui consumo cresce anno dopo anno in tutto il mondo senza necessità di banchi frigo, e tutelare una filiera che nel suo grande pregio non può essere piegate a vuote logiche di mercato”.