Regione, pubblicato il Piano strategico per l’internazionalizzazione: ecco il documento

82

“Promuovere il raccordo tra driver dell’innovazione e dell’internazionalizzazione per dare impulso al tessuto produttivo e al sistema della ricerca sui mercati globali”: è questo l’obiettivo del Piano strategico regionale per l’internazionalizzazione. Il documento approvato dalla Giunta guidata da Vincenzo De Luca è stato pubblicato oggi sul Burc. 

Con esso la Regione disegna la strategia per dare campetitività alle imprese e al territorio campano sui mercati esteri. Si tratta di 79 pagine in cui si analizzano lo scenario economico globale e il quadro regionale, si individuano i settori su cui puntare (tra cui aerospazio, automotive, tessile), si parla del ruolo di start up e distretti, si fissano le misure da adottare. 

“La strategia di intervento e gli strumenti operativi che sono stati così individuati, finalizzati al potenziamento del processo di apertura internazionale del sistema – vi si legge – combinano i driver dell’internazionalizzazione, della promozione, dell’innovazione e dell’attrazione degli investimenti in un’ottica sistemica. I beneficiari di tali interventi saranno in particolare le PMI, che costituiscono l’ossatura dell’universo produttivo regionale, unitamente agli attori (Università, startup, consorzi di rete, distretti tecnologici e laboratori/aggregazioni pubblico private) che hanno maturato o sperimentano esperienze significative nell’integrazione delle filiere ad alto potenziale di innovazione e competitività sui mercati internazionali. In questo percorso, il ruolo che la Regione intende darsi è quello di integratore di sistemi e acceleratore di processi. Nella prima accezione, opererà con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità degli attori presenti sul territorio, nella seconda, con la finalità di promuovere, attraverso il proprio network nazionale ed internazionale, legami funzionali a velocizzare il processo di trasformazione della ricerca in idea produttiva e, successivamente, in impresa. La riduzione del “time-to-market” e la possibilità di mettere prontamente in relazione idee e mercato dei capitali rappresenta, infatti, il terreno più attuale di competizione dei sistemi territoriali a livello internazionale”.

E ancora: “La competitività territoriale è basata anche sull’abilità di fare rete, “fare sistema”, e ancor prima, sulla capacità di costruire l’identità del sistema, cioè sulla volontà di dar vita ad un tessuto di relazioni a vari livelli tra le strutture produttive e tra queste e gli altri soggetti istituzionali e l’Amministrazione, come forma aggregativa che sta sempre più affermandosi come risposta alla necessità di migliorare l’efficienza aziendale in questo periodo di crisi”.

E possibile consultare il Piano scaricandolo dal link in fondo alla pagina.

Piano strategico regionale per l’internazionalizzazione