Regione, sì al Ddl sulla semplificazione: prima legge targata De Luca

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Regole più semplici e procedure più veloci. Il Consiglio regionale della Campania approva la prima legge dell'”era” De Luca, relativa alla semplificazione amministrativa, normativa, e contiene artiocli per la liberalizzazione delle attività economiche, in materia di artigianato e di semplificazione del cittadino e dell’imprenditore. La legge, a iniziativa di Amedeo Lepore, assessore alle Attività produttive della Regione Campania, promuove la semplificazione normativa ed amministrativa, razionalizzando i procedimenti e le azioni di competenza della Regione Campania e rendendo più semplice e diretto il rapporto tra Amministrazione, cittadino, impresa.

Protesta l’opposizione

Il testo è stato approvato, con voto elettronico, con 30 preferenze e tre astenuti, tra le polemiche del centrodestra che ha parlato di legge truffa e la ‘protesta’ delle opposizioni di fronte alla richiesta, negata dal presidente del Consiglio regionale della Campania, di avere 10 minuti di sospensione dei lavori per ”discutere nel merito la legge”. ‘‘E’ la prima volta che si verifica una cosa simile – dice Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia – Questa è una dittatura”. A fargli eco Carmine Mocerino di Caldoro Presidente, per il quale ”il tanto decantato nuovo corso si concretizza negando dieci minuti per discutere”. In aula anche il Movimento Cinque stelle protesta e lascia i lavori, comunicando l’intenzione dei consiglieri di non partecipazione al voto per dissenso politico. Uno alla volta, i consiglieri delle opposizioni hanno dichiarato il loro dissenso. La legge, però, aveva già scatenato malumori e mal di pancia da parte del centrodestra che aveva criticato la possibilità di sanzionare dirigenti e funzionari se ritenuti ”inefficienti”. Il timore espresso era relativo alla possibilità di ”tagliare anche gli stipendi”, ma il Pd ha ribattuto che le sanzioni riguarderanno solo premio produttività ed emolumenti accessori. Nel mirino delle critiche anche la figura di consulenti che, per il centrodestra sarebbero costati ”250 mila euro”. Una somma che, però, serve ”per il funzionamento della legge”, hanno ribattuto dal Pd. – Sul fronte della semplificazione normativa, la legge individua e disciplina gli strumenti volti a garantire “il miglioramento della qualità della normazione” attraverso la redazione di testi unici (in fase di prima attuazione ne e’ prevista l’adozione per le materie, tra le altre, dell’agricoltura, del turismo, della distribuzione dell’energia), e l’applicazione degli strumenti volti a garantire la qualita’ delle tecniche della normazione sia ex ante (Atn, Air) sia ex post (Vir).

Nasce il Nusar

Al fine di garantire il raccordo tra le attività espletate a livello regionale con quelle svolte dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia, è prevista l’istituzione del Nucleo per il supporto e l’analisi della regolamentazione (Nusar) composta da tre esperti. Per quanto riguarda la semplificazione amministrativa, il testo approvato contiene previsioni normative per garantire la certezza di tempi e procedimenti. Questi ultimi potranno durare al massimo 90 giorni; solo in casi eccezionali potranno essere fissati termini superiori ai 90 giorni ma non superiori ai 180. In caso di inadempienza è prevista l’applicazione delle “Sanzioni per la burocrazia inefficiente” a carico del dirigente o del funzionario responsabile del procedimento al quale non sarà attribuito, in tutto in parte, il trattamento economico accessorio o la indennità di risultato. Inoltre è prevista la “Regione in un click”, l’archiviazione digitale dei documenti e la piena accessibilità e trasparenza delle informazioni utili ai cittadini e agli operatori economici sul sui siti istituzionali. La legge prevede anche la liberalizzazione delle attività economiche, attraverso l’abrogazione delle disposizioni che subordinano l’avvio di una attività economica a limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso comunque denominati, nonché alla iscrizione in albi, elenchi o altri registri che non siano giustificati da interessi costituzionalmente rilevanti. Alle attività liberalizzate si affiancano quelle il cui esercizio è sottoposto a previa comunicazione o a segnalazione di inizio attività con asseverazioni o senza asseverazioni. Per l’artigianato, è prevista l’abolizione del registro delle imprese che potranno rivolgersi direttamente alle Camere di Commercio. Infine per cittadini e imprenditori, è previsto l’Ufficio per lo Sportello Unico regionale delle attività produttive che esercita compiti di informazione relative alle opportunità localizzative esistenti, fornisce assistenza e supporto all’attività imprenditoriale.