Regione, via libera alla nuova legge sulla semplificazione

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Il Consiglio regionale della Campania ha approvato un disegno di legge in materia di razionalizzazione, adeguamento e semplificazione della normativa regionale. Ventinove i voti a favore, 14 i contrari (centrodestra e M5s). La norma prosegue il percorso di semplificazione normativa avviato con la legge di semplificazione 2015 ed è finalizzato ad adeguare e razionalizzare disposizioni normative regionali al fine di chiarirne la portata, conformarne i contenuti al quadro normativo nazionale e costituzionale, introdurre ulteriori misure di semplificazione, di razionalizzazione e di contenimento dei costi delle società partecipate. La possibilità per i Comuni che abbiano ottenuto il trasferimento di funzioni di competenza in materia di Genio civile di rinunciare motivandone adeguatamente la richiesta; la nomina dei direttori di distretto delle Asl secondo le procedure previste dalle norme nazionali di settore di cui all’art.3 sexies del D.lgs. 30 dicembre 1992 n. 502; l’obbligo per il Presidente della Giunta regionale, entro il 31 dicembre 2016, di aggiornare il Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie approvato con decreto n. 221 del 4 novembre 2015, prevedendo la razionalizzazione delle società a controllo regionale “Campania Ambiente e Servizi spa” e “Sma Campania spa” (il cosiddetto “Polo ambientale”), nonché delle altre società che svolgono attività analoghe. Questi i contenuti principali della normativa. Sempre in materia di razionalizzazione delle società, il testo prevede la modifica della denominazione dell’Agenzia Campania per la Mobilità in ?Agenzia Campania per la Mobilità, le infrastrutture e le reti? (AcAMIR), attribuendole, tra le funzioni, la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio della rete viaria regionale, e le funzioni di supporto alla regione nella pianificazione, nella programmazione e nella progettazione delle infrastrutture e servizi di rete. Inoltre è prevista la soppressione dell’Agenzia regionale campana per la difesa del suolo (Arcadis) e il conseguente trasferimento di competenze e di personale all?Arpac, all’AcMIR ovvero all’Amministrazione regionale o ad altri enti strumentali della Regione. Il testo contiene anche altre modifiche legislative: dai protocolli per riconoscere la libera circolazione agli agenti delle forze di polizia sui trasporti pubblici; alla possibilità di riconoscere un compenso al personale componente, in qualità di presidente o di segretario, delle commissioni di esame per corsi di formazione autofinanziati solo se le sedute di esame si tengano al di fuori dell?orario di lavoro; inoltre modifiche della legge regionale in materia di rifiuti n. 14/2016 laddove prevede che non possano essere autorizzati l?avvio e l?ampliamento di nuovi impianti di trattamento termico per i rifiuti solidi urbani in Campania non conformi al nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani e speciali; e, nella parte relativa al divieto di nuovi impianti di smaltimento, trattamento e recupero di rifiuti nelle aree individuate come A. Infine, sono previste misure di razionalizzazione della normativa regionale in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e incentivi per l?attivazione e implementazione dello Sportello unico per l?edilizia telematico da parte dei Comuni. Favorevole la maggioranza per la quale con la nuova legge la Campania fa un passo deciso verso la sburocratizzazione. Critica invece l’opposizione: per i Cinque Stelle, in particolare, con questa legge “De Luca mette le mani sulla sanità decidendo i direttori generali che nomineranno i direttori di distretto”. Per Stefano Caldoro “si tratta di una legge pessima che al contrario burocratizza la Regione e che farà danni enormi”. Prima di sciogliere la seduta l’assemblea ha votato all’unanimità (36 i si’) una norma sulla semplificazione dell’attività agricola.