Regno Unito, Andrea Trimarchi e Simone Farresin (Formafantasma) campioni del design 2021

183

Lo studio Formafantasma ha vinto come designer dell’anno il Wallpaper Design Awards 2021, il prestigioso premio dell’omonimo magazine dedicato a nomi, marchi e designer di tutto il mondo che hanno saputo distinguersi nei rispettivi campi per audacia ed innovazione. Il New York Times già nel 2011 aveva indicati indicato il bolzanino Andrea Trimarchi ed il vicentino Simone Farresin, tra i designer più influenti del futuro decennio: una profezia che si è realizzata con questo prestigioso premio e che si aggiunge al premio come miglior studio per il Dezen Awards, assegnato lo scorso anno dal celebre sito web di architettura e design. I due fondatori di Formafantasma, dopo aver stretto il loro sodalizio a Firenze, durante gli studi, si trasferiscono in Olanda per frequentare la Design Academy di Eindhoven. Dopo la laurea, nel 2009, aprono ad Amsterdam il proprio studio dimostrando una inventiva progettuale che gli apre ben presto le porte ad importanti collaborazioni con aziende come Flos, Fendi, Lexus, Sportmax ed alcune delle loro creazioni – caratterizzate da investigazioni sperimentali sulla materia, portate a termine esplorando argomenti quali il rapporto tra la tradizione e l’identità locale, l’approccio critico alla sostenibilità e il significato degli oggetti in quanto dispositivi di relazione culturale – finiscono nelle collezioni permanenti di alcuni dei “templi” del design come il MoMa di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra, l’Art Institute of Chicago, il Pompidou di Parigi ed esposti in installazioni temporanee che destano sempre clamore. Tra i loro ultimi progetti l’allestimento ligneo, “aereo” e dai soffusi toni cromatici della recente mostra per il 125mo anniversario della Biennale di Venezia ed il progetto “Cambio”, acclamato lo scorso anno alle Serpentine Galleries di Londra: un chiaro esempio del loro concetto di design “responsabile”, sia a livello politico che ambientale. Tavoli, sedie, librerie, panche, scrittoi e sgabelli in legno, tutti ricavati da un abete rosso delle foreste schiantate dalla tempesta Vaia. Una investigazione sulla storia e gli impatti ambientali della filiera del legno utilizzando come materia e simbolo un legno “ferito” ma anche detto “armonico”, come quello della Val di Fiemme e che, non a caso, era usato per costruire i violini Stradivari.