Regno Unito, un italiano su dieci lascerà il paese per pandemia e Brexit

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Un italiano su dieci residenti nel Regno Unito lascerà il Paese a causa del Covid e della Brexit. E’ questa la previsione di un rapporto pubblicato lo scorso 22 dicembre da Manifesto Londra, con il patrocinio del Comites di Londra, che registra come “la combinazione della pandemia da Covid-19 e della Brexit stia creando preoccupazione e sfiducia verso il governo britannico tra la comunità italiana in UK”. Nel rapporto realizzato dall’associazione politico-culturale fondata nel 2017 per rappresentare e difendere gli interessi delle comunità italiane emigrate nel Regno Unito si analizza ” l’impatto della prima ondata di Covid-19 sulla comunità italiana nel Regno Unito usando dati raccolti attraverso un sondaggio online e una serie di interviste a italiani residenti”. Ne emerge un quadro in cui in cui i residenti italiani nel Regno Unito soffrono le conseguenze economiche della pandemia: “quasi il 40% ha visto la propria condizione economica peggiorare, e più di un terzo ha subito un cambiamento della propria situazione lavorativa a causa del Covid-19”, si legge in una sintesi del rapporto.

Inoltre, gli italiani hanno sviluppato una forte sfiducia nel modo in cui il governo britannico ha gestito la crisi sanitaria: “più del 40% ha contratto il virus o sospetta di averlo avuto, ma il 70% non ha ricevuto assistenza sanitaria e la metà di coloro che l’hanno ricevuta giudicano l’assistenza inadeguata o del tutto inadeguata”. Così, come sintetizza uno dei partecipanti al sondaggio, il Covid si è andato ad aggiungere “al bagaglio negativo già esistente per via della Brexit. Il rapporto tra i pro e contro del vivere a Londra stanno cambiando a favore del trasferimento in altri paesi europei o del ritorno in Italia”. Secondo i dati del rapporto questa combinazione ha già scatenato un’ondata migratoria di ritorno: “il 9% dei contattati è tornato in Italia a causa del Covid-19 e un ulteriore 12% pensa che se ne andrà da a causa della gestione fallimentare della pandemia”. “Questa doppia crisi ha dimostrato che non esiste un’adeguata armonizzazione dei sistemi di welfare, sanitari e di sicurezza sociale a livello europeo. Tutto ciò crea enormi lacune nel sistema di protezione sociale e sono spesso i più vulnerabili che rischiano di essere abbandonati a loro stessi”, commenta Chiara Mariotti, coordinatrice del Manifesto di Londra.

“I prossimi mesi e anni saranno particolarmente difficili per gli italiani che vivono nel Regno Unito. Il Governo italiano dovrebbe rinforzare il sistema di supporto ai propri cittadini sia potenziando la rete consolare, sia collaborando di più con la società civile e le organizzazioni non-profit che già ora forniscono assistenza” aggiunge sottolineando la necessità di garantire l’assistenza sanitaria, compreso accesso a vaccino, ai residenti all’estero rientrati in Italia. “Il Governo Britannico – conclude Mariotti – deve invece prestare grande attenzione ai nostri connazionali che rischiano di perdere il Pre-Settled Status per avere trascorso il lockdown in Italia e fare ogni sforzo per supportare coloro che possono richiedere il Settled Status prima della deadline del 30 Giugno 2021”.