“Reinforce”, i cittadini diventano scienziati per studiare le onde gravitazionali

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E’ un progetto italiano di “scienza partecipata”, focalizzato sullo studio del cosmo, in cui tutti sono chiamati a dare un contributo allo studio di onde gravitazionali, particelle e luce. Si chiama “Reinforce”, e’ coordinato dall’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego) di Cascina (Pisa) e condotto dai ricercatori del dipartimento di fisica dell’Universita’ di Pisa con la collaborazione di altri 9 partner internazionali. “Grazie al contributo dei ‘cittadini scienziati’ – spiega Massimiliano Razzano, che coordina il gruppo di ricerca dell’Ateneo – e’ stato possibile scoprire nuovi pianeti extrasolari, oppure nuove specie di animali, giusto per fare alcuni esempi. Con ‘Reinforce’ vogliamo coinvolgere ancora di piu’ le persone comuni nella ricerca in fisica e nello studio delle onde gravitazionali, una delle frontiere piu’ nuove nello studio dell’Universo”. Secondo il direttore dell’osservatorio di Cascina, Stavros Katsanevas, “rendere accessibili i dati unici di queste ricerche a una platea molto piu’ ampia e’ uno strumento formidabile per avvicinare sempre piu’ persone alle sfide affascinanti e visionarie della scienza, a cui possono per altro contribuire concretamente e con ‘Reinforce’ abbiamo immaginato di rendere effettivamente udibili, ovvero di trasformare in suoni, i dati raccolti dagli interferometri gravitazionali, in modo da permettere di discernere i segnali e i rumori tramite l’ascolto, coinvolgendo in questo modo anche persone non vedenti che potrebbero rivelarsi piu’ brave di chi vede ad ascoltare gli echi del cosmo”. Per descrivere e promuovere il progetto, i ricercatori di ‘Reinforce’ hanno organizzato il prossimo 16 ottobre alle 15 il webinar ‘Come aiutare gli scienziati nella caccia al rumore nelle onde gravitazionali’.