Remington in bancarotta

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Washington, 26 mar. (AdnKronos) – La Remington Outdoor Co., uno dei più antichi produttori di armi degli Stati Uniti, ha dichiarato bancarotta, chiedendo l’accesso al Chapter 11, la procedura guidata per i fallimenti societari. La richiesta è stata pubblicata sul sito del Tribunale fallimentare del Delaware, dopo essere stata anticipata dal Wall Street Journal, per il quale il pesante indebitamento di quasi un miliardo di dollari dell’azienda è dovuto a un “calo delle vendite e alle cause legali legate alla strage della scuola Sandy Hook”. La Remington è produttrice del fucile Bushmaster AR-15, usato nella strage nella quale morirono 20 bambini e sei insegnanti.

Il 12 febbraio la Remington aveva annunciato un piano per la ristrutturazione del debito e di aver raggiunto un accordo per la cessione del marchio bicentenario ai creditori. L’annuncio era stato fatto a due giorni dalla strage di Parkland, in Florida.

Da allora, alcune catene di rivenditori avevano reagito di fronte all’ondata di indignazione dell’opinione pubblica, annunciando la messa al bando di alcuni modelli di fucili d’assalto e l’innalzamento a 21 anni dell’età minima per l’acquisto di armi.

Secondo fonti citate dal Wsj, la richiesta per la procedura guidata di fallimento è stata rimandata proprio a causa della strage di Parkland. In generale, a complicare la situazione finanziaria dell’azienda, c’è stato il calo delle vendite successivo all’elezione di Donald Trump. L’andamento ciclico delle vendite, infatti, subisce un calo quando alla Casa Bianca ci sono presidenti considerati pro armi e un picco nel caso di presidenti che propongono controlli più severi, come nel caso di Barack Obama. La fabbrica continuerà a produrre armi durante la procedura fallimentare.