Renzi: “Orgoglioso e fiero di mio padre e mia madre”

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Torino, 22 feb. – (Adnkronos) – “Sono orgoglioso e fiero di mio padre e di mia madre, non ho nulla di cui vergognarmi perché conosco i fatti”. Così dal palco della Sala Gialla del Lingotto di Torino. “Non mi sentirete mai dire una sola parola contro la giustizia italiana” ha scandito l’ex premier, “ma dico ai magistrati noi non scappiamo dall’aula, come fanno altri, noi chiediamo di andare in quell’aula e lì vedremo chi ha ragione e chi ha torto”.

“Qualcuno oggi si aspettava da me parole di rabbia – ha detto Renzi – in tanti speravano in un mio fallo di reazione, vi dico non perdete tempo con il rancore, gli ex amici che sono scesi dal carro non meritano neanche la vostra stima, riservate loro una genuina indifferenza”. “Il Movimento Cinque Stelle sta implodendo e la prossima implosione toccherà alla Lega, non pensate che questo gigante d’argilla possa tornare al Nord se dice no alla Tav. Fanno da soli non hanno bisogno di noi – ha aggiunto – Quando toccherà a noi non penseremo a vendicarci anche perché ci lasceranno un Paese nelle macerie e toccherà ancora a noi portarlo fuori dal fango”.

“Noi – ha rimarcato Renzi – siamo quelli che restano e non mollano mai”. “Il senatore Giarrusso ha detto che dovrei essere impiccato. A questo signore dico che lunedì interverrò in aula in Senato perché non mi faccio impaurire da questa gente qui e non ci faranno tacere” ha messo in chiaro.

Renzi ha scelto Torino per firmare la prima delle querele e delle azioni civili che nei giorni scorsi aveva promesso di presentare il 22 di febbraio. E lo ha fatto in occasione della presentazione del suo libro al Lingotto dove alla platea ha annunciato che la prima che firma è per Marco Travaglio.