Renzi serra i ranghi

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Roma, 5 nov. (AdnKronos) – Un centinaio tra parlamentari e amministratori. Interventi dal palco e chiusura affidata a . Dalle 15 di venerdì 9 novembre alle 13 di sabato 10, i renziani si riuniranno al Teatro nuovo di Salsomaggiore. A porte chiuse, si discuterà innanzitutto di congresso, alla vigilia dell’assemblea nazionale del 17. Un congresso che non scalda l’area Renzi: molti avrebbero preferito rinviare a dopo le europee. Ma la macchina sembra ormai partita. E così i renziani ‘marcano’ il territorio, serrano le fila e lasciano intendere che saranno della partita.

Stavolta senza il leader Renzi a correre per la segreteria. Sarà Marco Minniti il candidato sostenuto dai renziani. L’ex ministro dell’Interno però non ha ancora ufficializzato né, a quanto viene riferito, è stato deciso se uscirà un appello alla candidatura di Minniti dalla riunione di Salsomaggiore dove “Marco farà sicuramente un passaggio”, si fa sapere.

Dopo la Leopolda in cui il tema congresso è stato tabù per scelta di Renzi, nella riunione di venerdì e sabato si discuterà invece delle questioni interne al Pd. Il congresso certo, ma anche la ricostruzione di un campo del centrosinistra, l’opposizione al governo, il ruolo del Pd in un contesto in cui ci si confronta “con partiti personali come la Lega di Salvini o gestiti da una piattaforma come quella Rousseau per i 5 Stelle. Partiti in cui non esiste il dissenso”, si riflette in ambienti renziani.

Si parlerà anche dei Comitati ‘Ritorno al Futuro’. Oggi Renzi nella enews ha inaugurato una nuova rubrica: ogni settimana presenterà un comitato. “Potete scegliere un singolo tema o impegnarvi su più fronti: l’unica cosa che non possiamo fare è far finta di nulla. L’Italia ha bisogno dell’impegno di ciascuno di noi”, scrive l’ex segretario dem.

“La politica economica miope di Di Maio e Salvini – argomenta – ci sta riportando in recessione. Dopo quattro anni di segno più, si è fermato il Pil. Calano gli occupati. E chi ha letto la legge di Bilancio sa che questo è solo l’inizio. Stiamo andando incontro a una durissima recessione per colpa di un governo di incapaci. Dirlo è doveroso, tacerlo è complice. Anche per questo mi sembra fondamentale che tutti i cittadini che non vogliono arrendersi facciano sentire la propria voce attraverso la costituzione di un comitato civico”.

C’è chi ci vede l’ossatura di un nuovo soggetto: il partito di Renzi. “No, non è così. Almeno per il momento…”, sorride un big renziano.